Di Battista durissimo contro Giorgia Meloni dopo lo scherzo telefonico in diretta tv: l'attacco dell'ex M5S
Alessandro Di Battista critica la gestione dello scherzo telefonico del governo Meloni. L'attacco duro in televisione
Alessandro Di Battista risponde duro ai fatti che hanno coinvolto Giorgia Meloni nello scherzo telefonico. Secondo Di Battista infatti la telefonata è grave per diversi motivi. Lex esponente del Movimento 5 Stelle si confronta su diversi temi durante una puntata a DiMartedì.
Di Battista contro Meloni
In una puntata di DiMartedì – trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris – lex esponente del Movimento 5 Stelle ha duramente criticato la gestione dello scherzo telefonico del duo comico russo a Giorgia Meloni.
Nell’episodio Di Battista si è espresso su molteplici temi, partendo dall‘immigrazione, fino ad arrivare a un commento sui fatti dello scherzo telefonico del finto presidente della Commissione dell’Unione Africana.
Cosa ha detto l’ex MS5?
Sulla telefonata Di Battista è stato duro e ha commentato dicendo che “la telefonata, è una telefonata gravissima per mille ragioni”. Poi il consiglio all’esponente del Movimento 5 Stelle di depositare una mozione di revoca della nomina di sottosegretario Mantovano “per aver mentito al popolo italiano quando ha detto che la Meloni si era reso conto immediatamente che si trattava di uno scherzo”.
In merito alle dichiarazioni, proseguite per giorno dopo lo scherzo, Alessandro Di Battista ha parlato di menzogne. “Più che altro che fa, sta al telefono 30 minuti se si è resa conto che si trattava di uno scherzo? Ha così tanto tempo da perdere?”, commenta ancora Di Battista.
Il contesto dello scherzo telefonico
A questo punto, tra gli applausi del pubblico, Alessandro Di Battista ricorda che la telefonata-scherzo è stata fatta il giorno dopo la passerella di Lampedusa del 17 settembre. “In quella telefonata, mentre anche in questo studio esponenti del centrodestra dicevano ‘finalmente in Europa ci ascoltano’ la Meloni si sfogava con il presunto presidente della Commissione dell’Unione Africana dicendo ‘non mi rispondono al telefono e non si sono ancora resi conto dell’importanza di sostenere l’Italia’”.
Il quadro descritto dall’ex esponente MS5 prosegue sulla crisi in Ucraina. Infatti Meloni, nella telefonata-scherzo, parla anche di inflazione e flussi migratori, che secondo la premier sono legati alla situazione internazionale.