,,

Uno dei comici russi parla dello scherzo telefonico a Giorgia Meloni: la rivelazione di Aleksei Stolyarov

Aleksei Stolyarov, uno dei due comici russi 'Vovan e Lexus', autori dello scherzo a Giorgia Meloni, ha dato la sua versione della telefonata

Pubblicato:

“Abbiamo parlato quasi mezz’ora, se il vostro ministro ha tanto tempo per divertirsi in questo modo ha tanto tempo da spendere”: Alexey Stolyarov, il comico russo del duo ‘Vovan e Lexus’, ha parlato dello scherzo telefonico a Giorgia Meloni che ha creato imbarazzo a Palazzo Chigi scatenando il caso politico. Intervistato da Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’, lo youtuber 36enne ha in parte sconfessato la versione secondo la quale la premier si sarebbe accorta di qualcosa che non andava alla fine della telefonata. 

L’intervista

C’era proprio Stolyarov, in arte ‘Lexus’, dall’altra parte del telefono a fingersi il presidente dell’Unione africana: “Non cercavamo di compromettere in qualche modo la premier con questa nostra conversazione e non vogliamo svelare come siamo arrivati a questa telefonata per non far scoprire tutti quelli che in qualche modo hanno organizzato questa chiamata, se volete potete parlare con il vostro premier e lei stessa risponderà magari. Noi non diremo niente su questo aspetto” ha premesso il comico “perché nessuno che ha partecipato in qualche modo a queste telefonata deve subire alcun danno”.

“Abbiamo esperienza enorme in telefonate di questo genere, non solo con il primo ministro italiano, anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg era uno di quelli con cui abbiamo fatto telefonata scherzando, anche leader di altri Paesi o vostri connazionali, come Mogherini”.

Fonte foto: ANSA

Il comico russo Alexey Stolyarov nel 2015

“Giorgia Meloni non era una cosa speciale. Noi abbiamo tante persone che leggono i nostri social e ci sono tanti che scrivono dall’Italia e ci chiedono di chiamarla” ha detto Stolyarov spiegando perché i due comici russi abbiano scelto Meloni per lo scherzo telefonico.

La sicurezza

Rispondendo alla domanda di Lilli Gruber su quanto sia stato facile bucare la sicurezza italiana rispetto ad altri Paesi, Lexus ha risposto di aver trovato un “livello di sicurezza medio se la paragoniamo con altre persone che hanno retto pagine di storia. L’unica cosa che posso dire della premier è che è una persona viva, ha una sua posizione non ha paura di spiegare quello che pensa, gli altri politici non erano tutti così”.

Non credo abbiano fatto un errore – ha detto ancora il comico in riferimento ai consiglieri diplomatici di Palazzo Chigi – siamo stati fortunati e ci ha aiutato tantissimo la nostra professionalità”.

Alla domanda se dietro lo scherzo ci fosse in effetti un’operazione di disinformazione e delegittimazione sostenuta dai servizi segreti russi per alimentare la propaganda di Mosca, Stolyarov ha detto così: “Non capisco perché inventate queste cose riguardo un’operazione segreta. Abbiamo detto noi cosa rispondere al vostro primo ministro? – ha chiesto – No noi abbiamo fatto solo le domande. È molto semplice dire che dietro c’era un’organizzazione del Cremlino con Putin a capo, quando invece si è trattato solo di due persone semplici che sono riuscite a bucare la sicurezza, un’altra volta” ha detto Lexus ricordando anche gli scherzi ad altri leader europei.

La durata

Sulla durata della conversazione telefonica Stolyarov ha rivelato come Giorgia Meloni volesse continuare a discutere, facendo capire come in realtà non si fosse accorta che quello al telefono non un diplomatico africano: “Abbiamo parlato quasi mezz’ora e se il vostro premier ha tanto tempo per divertirsi in questo modo posso dire che ha tanto tempo da spendere. Poi voleva continuare a parlare”

Noi abbiamo chiuso la conversazione – ha aggiunto – avevamo già ricevuto le risposte sull’Ucraina e i migranti in Europa. Tutto quello che interessa non solo per noi cittadini russi ma per tutto il mondo. Io penso che non si sia accorta dello scherzo, mi dispiace ma è così. Penso che lei raccontava e diceva quello che pensa e non ha voluto nascondere quello che pensa”.

 

,,,,,,,,