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Denise Pipitone, lacune nelle indagini: il nodo sulle intercettazioni

Emergono ancora errori e lacune nelle indagini condotte in seguito alla scomparsa della piccola Denise Pipitone

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si ritorna a parlare del caso della scomparsa di Denise Pipitone nella trasmissione Quarto Grado di Rete 4, del giornalista Gianluigi Nuzzi. Il programma ha riascoltato Toni Pipitone, ex marito di Piera Maggio, che ha ribadito di aver accolto la bimba, nata da una relazione coniugale della moglie con Piero Pulizzi, come sua figlia naturale. L’uomo ha ribadito di non avere idea di cosa possa essere accaduto alla piccola il 1° settembre 2004, giorno in cui se ne sono perse le tracce.

Nel corso della trasmissione sono state riascoltate le intercettazioni e le testimonianze in aula raccolte subito dopo la sparizione della bambina, e sono emerse delle incogruenze nelle indagini, che hanno fatto infuriare il conduttore.

Jessica Pulizzi: “Vai a prendere Denise”, poi nessuna registrazione

In particolare è stato rimandato in onda l’audio di una conversazione tra due uomini registrata il 24 novembre 2004 con una cimice messa sul motorino di Jessica Pulizzi. “Vai a prendere Denise“, dice la prima persona. “Ma Peppe che ha detto? Ma dove la devo portare”, risponde l’altra. “Fuori”.

Poco dopo Jessica Pulizzi e la sorella Alice, sorellastre di Denise nate dall’unione tra Piero Pulizzi e Anna Corona, sarebbero entrate in casa ma le conversazioni successive all’incontro con gli uomini misteriosi non sarebbero mai state registrate.

Come teste è stato chiamato in aula l’ispettore della Sala mobile responsabile delle intercettazioni, che ha riferito di aver ascoltato il dialogo tra le due una volta scese dallo Scarabeo. Gli inquirenti non avrebbero però messo agli atti quelle conversazioni perché le due non avrebbero parlato di temi rilevanti ai fini dell’indagine.

Quella mancata registazione in casa, secondo l’avvocato della parte civile, sarebbe una gravissima lacuna, considerando il poco tempo intercorso con un’importante tassello dell’indagine, che confermerebbe l’ipotesi del rapimento di Denise a opera dei familiari.

Gli agenti addetti alle intercettazioni hanno ritenuto di non dover registrare gli scambi tra Jessica Pulizzi e la sorella perché si sarebbe trattato di “argomenti futili“, come ribadito dall’avvocato in aula durante la testimonianza dell’ispettore.

Secondo quanto riportato da Quarto Grado, nelle nuove indagini aperte per cercare Denise Pipitone potrebbero avere rilevanze proprio le lacune nelle indagini e le intercettazioni mancanti-

Denise Pipitone, il percorso e l'auto su cui avrebbe viaggiato Fonte foto: ANSA
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