NOTIZIE
CULTURA E SPETTACOLO

Demba Seck denunciato dall'ex fidanzata per revenge porn: inchiesta di Salvo Sottile a FarWest sul calciatore

Demba Seck e l'inchiesta per revenge porn affrontata da Salvo Sottile nel programma di Rai Tre FarWest

Pubblicato:

Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Continua a tenere banco il caso di Demba Seck, il calciatore del Torino che è stato accusato e indagato per revenge porn. La vicenda è stata nuovamente portata sotto i riflettori da Salvo Sottile, nella trasmissione di Rai Tre FarWest

La denuncia di Veronica Garbolino

L’atleta è stato denunciato per revenge porn nel gennaio 2023 da Veronica Garbolino, 22 anni. La giovane si è presentata ai carabinieri di Cirié sostenendo di essere vittima del calciatore dopo aver avuto con lui una relazione

“Sono stata insieme a Demba Seck per un periodo – ha spiegato la ragazza -, poi l’ho lasciato. Mi ha ripresa di nascosto mentre facevamo sesso. Mi ha mandato i video intimi su WhatsApp, con dei messaggi di minaccia. Ho paura che adesso possa diffonderli”.

Gli uomini dell’Arma hanno attivato il Codice rosso mentre la procura ha aperto un’inchiesta per revenge porn. Del caso se ne è occupato il pm Enzo Bucarelli.

“Ho conosciuto Seck nel gennaio del 2022, quando facevo la ragazza immagine alla discoteca Pick up – il racconto di Garbolino -. Fino a settembre ci sentivamo in maniera sporadica su Instagram. Fino a quando non mi ha invitata a una sua partita, Torino-Sassuolo, il 17 settembre 2022. Da quel giorno ci siamo incontrati altre volte, fino alla prima settimana di ottobre”.

“Mangiavamo fuori – ha proseguito la 22enne -, dormivo spesso da lui. Lo accompagnavo agli allenamenti e facevamo sesso. Tutti i rapporti sono avvenuti a casa sua. Il 20 ottobre 2022 ho deciso di terminare questa frequentazione, perché avevo capito di essere stata presa in giro. Lui da me voleva soltanto sesso e io volevo una relazione diversa, perché iniziavo ad affezionarmi”.

Dopo la fine del rapporto, Seck avrebbe provato più volte a contattare Garbolino. “Il 22 gennaio – ha spiegato la ragazza – ho rivisto Seckin discoteca. Io stavo consolando una collega che era stata con lui e che aveva sofferto. Seck ha visto che parlavamo e mi ha mimato il gesto del taglio della gola, dicendomi di non parlare di lui in giro. Il 24 gennaio mi ha scritto: ‘Continua a parlare, mi raccomando’. E mi ha mandato i video intimi girati di nascosto. Mi sono sentita pietrificata”.

L’indagine sul pm Bucarelli

Il pm Bucarelli, con la sua pg, si è impegnato nell’indagine ed ha potuto accedere ai video intimi sul telefonino di Seck, che poi sono stati cancellati, dopo che lo stesso Bucarelli ha messo a verbale di averli visti.

La vicenda a questo punto si fa ingarbugliata e complessa. Il pm, come racconta La Repubblica, diventa oggetto di una segnalazione riservata che un agente della sua stessa polizia giudiziaria spedisce, nella massima riservatezza, ai superiori di Bucarelli. La segnalazione dà il via a una seconda inchiesta, effettuata dalla procura di Milano, in cui lo stesso pm è indagato per frode processuale. L’indagine è aperta e naturalmente coperta dal segreto istruttorio.

Il pm è finito sotto indagine per tre presunte irregolarità: avrebbe avvisato i vertici del Torino dell’imminente perquisizione a carico di Seck che dunque non sarebbe stato ‘braccato’ a sorpresa.

La seconda presunta irregolarità è che il pm Bucarelli non avrebbe sequestrato il telefonino a Demba Seck, così da avere la “copia forense” del contenuto del cellulare. Il magistrato avrebbe invece chiesto all’atleta, nel corso della perquisizione e dopo avere visto il suo cellulare, di eliminare i filmati.

Opportuno rimarcare che lo stesso Bucarelli ha messo a verbale questa sua scelta, senza celarla. Il pm ha spiegato di avere visionato i video e di averli fatti eliminare perché ormai inutilizzabili come prove e per evitare il rischio che i video fossero divulgati.

La terza presunta irregolarità. Veronica Garbolino viene ascoltata dal pm. “Dopo la denuncia – ha raccontato la giovane – sono stata contattata dal pm, che mi ha detto che non c’era stata alcuna divulgazione dei video. In quella occasione, anche in ragione della mancata diffusione, il pm mi consigliava di procedere oltre. E di definire con una transazione la vicenda, individuando quale cifra dell’eventuale risarcimento, funzionale a una remissione di querela, una somma che poteva attestarsi tra i 500 e i 3.000 euro”.

L’archiviazione e niente processo per Seck

Come si è risolta, almeno per ora la vicenda? Il gip, a ottobre, accoglie l’istanza del pm Bucarelli, che a fine luglio aveva chiesto di archiviare l’indagine per revenge porn a carico di Seck. Il giocatore, quindi, non è più indagato e, dunque, niente processo.

Perché tutto viene archiviato? In quanto Seck e Garbolino trovano un accordo economico. “Ma quando la ragazza firma l’accordo – ha sottolineato l’avvocata Alessandra Lentini, che assiste la 22enne – non sa che sono state trovate le prove del revenge porn. Sa soltanto che Seck ha i video sul suo cellulare, non che è stata scoperta la divulgazione, azione necessaria affinché il reato si consumi”. Fatto sta che ormai il gip ha archiviato.

L’altra ragazza che ha accusato Seck

Un’altra ragazza, Ilaria, giovane di Ferrara, ha accusato il giocatore. Lo ha fatto tramite TikTok. La ventenne ha sostenuto lo scorso settembre di essere stata “vittima del calciatore”, dopo che, nel 2021, aveva avuto una storia con lui.

“Mi ha scritto messaggi aggressivi e che ha dei video intimi su di me”, ha spiegato. Essendo però trascorsi due anni dai fatti, laddove anche la giovane vorrebbe denunciare, non potrebbe più farlo.

L’avvocato difensore di Seck, Marco Feno, contattato da Repubblica a riguardo aveva commentato: “Per quanto riguarda Demba Seck non dico nulla. Sulla diffusione sui social ci riserveremo di prendere iniziative di tutela davanti all’autorità giudiziaria”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963