David Riondino truffato al telefono: appello dell'artista che ha perso 11 mila euro. Come funziona il raggiro
L'autore di film e cantautore David Riondino ha subito una truffa informatica che lo ha portato a versare quasi 11.500 euro
David Riondino truffato. L’autore di film e cantautore è stato ingannato da alcuni criminali che lo hanno convinto a versare, in vari pagamenti 11.422 euro a due prestanome. Ora chiede più tutele per i clienti da parte delle banche.
La truffa a David Riondino
L’autore di film e cantautore David Riondino è stato truffato da un gruppo di criminali informatici. Ha ricevuto un SMS che lo informava di un pagamento tramite la piattaforma Nexi per l’acquisto di un cellulare, da lui mai comprato.
Il messaggio, come racconta Riondino al Corriere della Sera, conteneva un numero da chiamare per bloccare il pagamento. Qui i truffatori sono entrati in azione, convincendo l’autore a versare una ventina di bonifici da quasi 500 euro l’uno.
In totale gli sarebbero stati sottratti quasi 11.500 euro dal conto corrente. Ora Riondino chiede alla sua banca la restituzione del denaro e una maggiore protezione verso i clienti per quanto riguarda le minacce delle truffe informatiche.
Il racconto dell’autore
“Truffato? Sì, ma soprattutto indifeso di fronte ad un fenomeno dilagante come le frodi informatiche” racconta Riondino nell’intervista al Corriere della Sera in cui ha raccontato quanto accaduto.
“Il presunto operatore parlava un italiano corretto, distinto. Con tante belle parole, mi ha spiegato cosa fare per bloccare il pagamento. E tale operazione l’ho ripetuta per ben 23 volte, inserendo ogni volta un bonifico di 495 euro” ha dichiarato Riondino.
“Me ne sono accorto dopo qualche ora perché, parlando con mia moglie, le ho raccontato cosa mi era successo. E lei subito è andata al computer dove ha digitato il numero del falso operatore Nexi. Così, ha verificato che quel numero era sulla lista nera” ha continuato l’autore.
L’appello alle banche
“Poco dopo, quando ha controllato il conto corrente, Riondino si è reso conto di aver eseguito 23 pagamenti ‘istantanei’, tutti di 495 euro e andati a buon fine” ha poi proseguito il cantautore.
“Esattamente: 17 bonifici sono andati a favore di una donna residente in Lussemburgo mentre altri 6 bonifici sono andati a favore di un’altra che abita nel NordItalia” ha raccontato.
“Ma ovviamente sono irreperibili. Ora mi aspetto che la mia banca, si renda conto di quanto successo e provveda a restituirmi la somma che mi è stata sottratta. Le banche devono tutelare i loro clienti i quali, altrimenti, saranno costretti a non fare più operazioni on line” conclude Riondino.