Danilo Toninelli contro Elly Schlein e il Pd dopo la rottura col M5S: "La vorrei mandare a quel paese"
Nel corso di un’intervista, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli si è lanciato all’attacco di Elly Schlein dopo la rottura tra M5S e Pd
Torna a parlare Danilo Toninelli, che nel corso di un’intervista si è lanciato all’attacco della segretaria del Pd, Elly Schlein, in seguito alla rottura con il M5S. Per l’ex ministro dei Trasporti la Schlein “se vuole veramente riformare il Pd, lo deve sciogliere”.
- L’intervista a Danilo Toninelli
- Le parole di Toninelli sul M5S
- L’accusa alla segretaria del Pd, Elly Schlein
L’intervista a Danilo Toninelli
È intervenuto ai microfoni di Radio Campus Cusano, in una intervista pubblicata nella mattinata di oggi, lunedì 15 aprile 2024, l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del primo governo Conte, Danilo Toninelli.
Il politico lombardo, nel corso del suo intervento, si è lanciato in una serie di considerazioni e attacchi politici sia verso i suoi ex compagni di partito del Movimento 5 Stelle che contro i democratici.
In particolare, Toninelli ha parlato molto di Elly Schlein, segretaria del Pd e possibile responsabile della rottura del cosiddetto “campo largo”, che secondo l’ex ministro dovrebbe demolire il suo partito per poter davvero fare la differenza.
Le parole di Toninelli sul M5S
In primis, Danilo Toninelli si è espresso favorevolmente verso i suoi vecchi compagni di partito: “Valutazione molto positiva per il comportamento di Giuseppe Conte e del Movimento 5 stelle”, soprattutto in merito alla recente uscita del M5S dalla maggioranza in Puglia.
Una mossa dovuta e attesa, dato che, secondo Toninelli, il Movimento era già “a conoscenza che Michele Emiliano fosse il classico politico che accoglieva a braccia aperte la qualunque. Vi pare normale accogliere una che magari si candida con il centro-destra che poi passa al Pd e addirittura diventa assessore?”.
Discorso che Toninelli ha usato anche per togliersi forse un sassolino dalla scarpa nei confronti di un suo ex collega: “Il Movimento all’epoca era in mano a Di Maio, che voleva allearsi con il Pd perché non poteva sopportare di non avere più la poltrona da ministro con la fine di Conte 1. Di Maio era disposto a tutto”.
L’accusa alla segretaria del Pd, Elly Schlein
Una cosa che all’ex ministro proprio non sembra andare giù è la sensazione di incoerenza che regna nel Pd: “Quando sento la Schlein parlare di codice etico e codice di legalità la vorrei mandare a quel paese – ha detto Toninelli – Perché il Pd il suo bello statuto e il suo bel codice etico ce lo ha già, ma peccato che lo violi o lo deroghi”.
Nonostante l’attacco però, Toninelli ammette che Elly Schlein è anche “simpatica”, ma “se vuole veramente riformare il Pd, lo deve sciogliere, deve cancellare tutte le nomine fatte di politici che dopo due, tre, ventidue mandati sono stati piazzati in tutte le partecipate comunali, provinciali, regionali, nazionali”. Un pensiero simile a quello recentemente espresso da Giuseppe Conte.
In conclusione quindi, secondo le parole dell’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, “il Pd è un sistema di potere che non può essere migliorato, non può essere modificato, può essere solo smantellato”.