Giuseppe Conte post rottura con Elly Schlein e Pd si allea con la Lega di Salvini? La risposta del leader M5S
In un'intervista, Giuseppe Conte ha risposto alle accuse di slealtà mosse da Elly Schlein (Pd). E sull'ipotesi di un'alleanza M5S-Lega: "Nessuna possibilità sui territori"
“Elly Schlein cambi il Pd come aveva promesso, prima che il Pd cambi lei”. Parola di Giuseppe Conte. In una recente intervista, il leader del M5S ha ribattuto così all’accusa di slealtà rivoltagli dalla segretaria dem. Poi, a proposito dell’ipotesi di una futura alleanza con la Lega di Matteo Salvini (avanzata da Carlo Calenda), l’ex presidente del Consiglio ha chiarito: “Vorrei ricordare che nel 2018 il M5S si ritrovò con la Lega perché all’ultimo il Pd si era rifiutato di governare insieme”.
- Il leader M5S Giuseppe Conte e la rottura con il Pd di Elly Schlein
- L'ipotesi di un'alleanza con la Lega di Matteo Salvini
- Il futuro dell'area progressista
Il leader M5S Giuseppe Conte e la rottura con il Pd di Elly Schlein
“Accusarci di slealtà offende il popolo che ha creato il M5S e che, dal 2009, ha fatto del principio della legalità la nostra stella polare”, ha dichiarato Conte in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, pubblicata lunedì 8 aprile. “Non possiamo fare spallucce e questo per noi vuol dire essere leali con i cittadini“.
Il leader pentastellato ha ammesso di non aver ancora sentito Schlein a seguito della rottura con il Pd in Puglia. Lo scorso giovedì 4 aprile, infatti, Conte aveva detto che non c’erano “più le condizioni” per svolgere le consultazioni in cui si sarebbe dovuto scegliere il candidato sindaco di Bari.
Schlein e Conte dietro al palco della manifestazione antimafia in corso al Circo Massimo, a Roma
Le dichiarazioni erano arrivate durante una conferenza stampa convocata nel capoluogo pugliese prima del comizio elettorale del candidato Michele Laforgia, che avrebbe dovuto partecipare alle primarie sfidando Vito Leccese, sostenuto da Partito democratico e Verdi.
“Se abbiamo fatto saltare le primarie è perché per noi la lotta contro la corruzione e l’illegalità è un patrimonio non negoziabile – ha proseguito Conte rispondendo alla giornalista Monica Guerzoni -. In settimana terremo una conferenza stampa per annunciare gli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere in Regione Puglia, ma sicuramente si scriveranno nuove pagine. Affronteremo il tema di persona a Bari” con il presidente Michele Emiliano.
L’ipotesi di un’alleanza con la Lega di Matteo Salvini
Alla domanda a proposito della convinzione di Carlo Calenda di una futura alleanza con la Lega di Salvini, Conte ha risposto: “Da quando sono alla guida del M5S e dopo aver adottato con la mia comunità la carta dei principi e dei valori, la nostra scelta dell’area progressista è netta e chiara“.
L’ex avvocato ha ricordato come nel 2018 il M5S si fosse ritrovato con la Lega solo perché all’ultimo il Pd si era rifiutato di governare insieme. Poi, ha chiarito: “Vorrei rassicurare Carlo Calenda. Non c’è nessuna possibilità che noi si possa fare come fa lui sui territori“.
Infine, una frecciata al segretario di Azione: “Governare a destra e a manca a seconda dei rapporti di potere che hanno i capibastone locali, ai quali con la sua struttura partitica in franchising Calenda si appoggia di volta in volta”.
Il futuro dell’area progressista
Conte ha anche replicato a chi rimprovera al Movimento di allearsi con il Pd solo quando il candidato è del M5s: “è la cosa più ridicola e truffaldina che mi viene detta. Da quando lavoriamo col Pd sui territori credo che il 90% dei candidati alle elezioni locali abbia la tessera del Pd“.
“Le sorti dell’area del campo progressista non dipendono solo da noi, ma anche da quel che vorrà fare Schlein – ha poi concluso -. Vuole perseguire gli impegni presi con la comunità che l’ha investita segretaria, per trasformare il Pd? O finirà trasformata dal Pd?”.