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CRONACA NERA

Daniele Ballardini morto asfissiato nell'incendio scoppiato a Mandriole in casa sua: dubbi sulla caldaia

Un uomo di 57 anni è morto asfissiato a causa dell'incendio divampato in casa, a Mandriole. Si indaga sull'origine delle fiamme: dubbi sulla caldaia

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

Asfissiato a causa del fumo sprigionato dall’incendio in casa sua. Tragedia nella notte tra il 30 e il 31 marzo a Mandriole, in provincia di Ravenna, dove il 57enne Daniele Ballardini ha perso la vita per colpa di un incendio divampato tra le mura di casa. Quando i soccorsi sono sopraggiunti sul posto, non c’era più nulla da fare: l’uomo è morto asfissiato. Adesso si indaga sull’origine del rogo. Secondo le prime informazioni le fiamme potrebbero essere partite da un locale dell’immobile che ospitava la caldaia.

L’allarme dato dal vicino di casa di Daniele Ballardini

Secondo l’agenzia di stampa Ansa, i vigili del fuoco sarebbero partiti intorno alle 2:30 di notte per raggiungere l’abitazione dell’uomo.

Non è certo, invece, quando le fiamme abbiano iniziato ad avvolgere la casa del 57enne di Mandriole, piccola frazione del ravennate.

Mandriole, la frazione di Ravenna in cui Daniele Ballardini è morto asfissiato

A far scattare l’allarme è stato un vicino di casa dell’uomo: il ragazzo si sarebbe accorto del fumo dopo essere uscito a gettare la spazzatura.

È stato lui il primo a soccorrere Daniele Ballardini. Il vicino di casa, infatti, è entrato nell’abitazione del 57enne trovandolo esanime all’ingresso.

A quel punto, avrebbe chiesto aiuto a qualcuno per trascinarlo fuori dall’immobile in cui è scoppiato l’incendio.

L’ipotesi dell’incendio colposo contro ignoti a Mandriole

All’arrivo dei vigili del fuoco non c’era ormai più nulla da fare. Daniele Ballardini è morto asfissiato. Inutile anche il soccorso del personale del 118.

Sul posto sono arrivati i carabinieri per gli accertamenti del caso. Bisognerà capire, infatti, quali siano state le origini dell’incendio scoppiato a Mandriole.

A seguire la vicenda è il pubblico ministero Antonio Vincenzo Bartolozzi che ha aperto un fascicolo per incendio colposo contro ignoti.

Le fiamme potrebbero essere partite dalla stanza della caldaia

Al momento, la casa di Daniele Ballardini è sottoposta a sequestro. Intanto, si ipotizza che le fiamme divampate nell’immobile possano essere ricollegabili a un locale dell’immobile adibito a sgabuzzino. Lì, infatti, ci sarebbe una caldaia.

Saranno le indagini a chiarire l’origine esatta dell’incendio in cui ha perso la vita per asfissia Daniele Ballardini. L’uomo aveva 57 anni ed era padre di due ragazze. Dopo la separazione, viveva da solo nella casa in cui è morto.

Una storia che richiama il caso analogo avvenuto 24 ore prima nel messinese dove l’80enne Iole Bongiorno è morta carbonizzata a causa dell’incendio scoppiato nella sua abitazione.

Fonte foto: istockphoto - MattGush

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