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Dania Mondini giornalista Rai, le accuse di stalking: "Isolata e minacciata". L'errore su Salvini al Tg1

L'ex giornalista Rai Dania Mondini ha denunciato alcuni dirigenti di viale Mazzini in seguito a episodi di stalking. Dalle carte della Procura emergerebbero aggressioni verbali e comportamenti intimidatori

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Dania Mondini, ex giornalista Rai e volto di punta del Tg1, ha denunciato alcuni dirigenti di viale Mazzini. Dopo che la Procura aveva chiesto l’archiviazione della denuncia, il procuratore generale Marcello Monteleone ha avocato a sé l’inchiesta, continuando a indagare per stalking. La vicenda era diventata nota dopo che la conduttrice aveva raccontato un episodio di mobbing molto particolare, avvenuto negli uffici della tv di Stato. Dai piani alti era infatti stato deciso di mettere la conduttrice in stanza con una collega che non era in grado di “trattenere rutti e peti“. Dalle carte della Procura emergerebbero inoltre testimonianze a proposito di aggressioni verbali e comportamenti intimidatori contro di lei.

L’ex giornalista Rai Dania Mondini e la denuncia per stalking

“La Procura Generale di Roma, dopo aver avocato le indagini, censurando di fatto la Procura presso il Tribunale di Roma e dopo accurati accertamenti, ha concluso le indagini preliminari nei confronti di alcuni dirigenti Rai accusati di stalking, lesioni e tentativo di violenza privata in concorso tra loro”, hanno fatto sapere attraverso una nota gli avvocati di Mondini.

Lo spostamento in una stanza insieme alla nuova collega era stato interpretato dalla giornalista come un “ridimensionamento”. Da qui il rifiuto di adeguarsi alle disposizioni dei decisori. Secondo la versione della donna, sarebbero seguite altre ritorsioni: dall’assegnazione di servizi brevi e di importanza secondaria ad aggressioni verbali motivate da errori trascurabili.

Il cavallo di Francesco Messina alla sede Rai di viale Mazzini, a Roma

Nell’incartamento consegnato alla procura, Mondini avrebbe inserito alcuni referti medici, i quali dimostrerebbero le conseguenze sul suo stato di salute provocate dal comportamento dei vertici.

L’interrogatorio in Procura

“Quando nel 2017 Andrea Montanari è stato nominato direttore del Tg1, mi hanno assegnato meno servizi e c’è stato un cambiamento di atteggiamento nei miei confronti – ha raccontato Mondini nell’interrogatorio alla procura di Roma. Perché? Montanari voleva sistemare una persona a lui molto vicina”.

A quel punto, come ricostruito dal Corriere della Sera, sarebbe arrivato l’ordine di condividere uno spazio della redazione con la collega con problemi di flatulenza.

“Mi sono rifiutata e mi sono trovata isolata. Sono stata minacciata. L’atteggiamento dei miei superiori era volto al rispetto delle intenzioni di Montanari”, ha spiegato la donna, parlando della vicenda avvenuta tra il maggio della 2018 e il novembre del 2021.

La sua testimonianza sarebbe stata avvalorata dalla vicedirettrice Sabrina Turco, che ai pm ha parlato di “campagna diffamatoria per affidare la conduzione a una persona vicina a Montanari”.

I giornalisti coinvolti

La procura ha deciso di chiedere il rinvio a giudizio di 6 giornalisti Rai.

Trattasi di Andrea Montanari, l’ex direttore Giuseppe Carboni, i vicedirettori Filippo Gaudenzi e Costanza Crescimbeni e infine Piero Damosso e Marco Betello.

Tra le accuse, pressioni psicologiche varie e comportamenti vessatori.

L’errore su Salvini

Sempre nelle carte della Procura comparirebbe anche il racconto di un lapsus di Mondini a proposito del leader della Lega Matteo Salvini, all’epoca vicepremier del governo Conte.

Durante una diretta, la conduttrice avrebbe infatti definito erroneamente “viceministro” il segretario del Carroccio.

“Capita di sbagliare, ma l’errore assume un carattere di gravità per via del momento storico”, si sarebbe giustificato il vicedirettore Gaudenzi, accusato di aver assunto atteggiamenti minacciosi e intimidatori nel suo rimprovero (versione confermata da altri testimoni).

“Salvini era uomo forte del Paese. Mondini lo definisce viceministro, invece che vicepremier e ministro dell’Interno. È una classificazione inferiore nei confronti di un politico, come Salvini, attento ai mezzi d’informazione e in particolare a quello che succede nella Rai – avrebbe dichiarato l’uomo ai giudici – Ho richiamato Mondini davanti a tutti, dicendo di stare più attenta. Vede giudice, altri giornalisti in presenza di errori sono stati sollevati dall’incarico”.

Fonte foto: GettyImages

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