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Covid, non solo Cina: "C'è un altro Paese che desta preoccupazione". L'allarme di Walter Ricciardi

Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma, è tornato a parlare di Covid: le sue ultime dichiarazioni sul coronavirus

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Secondo Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere del precedente ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus, c’è un altro Paese che desta “particolare preoccupazione” riguardo al Covid-19, oltre alla Cina. Si tratta degli Stati Uniti d’America.

L’allarme di Walter Ricciardi sugli Stati Uniti d’America

Walter Ricciardi è stato intervistato da ‘Adnkronos Salute’ in merito all’indicazione dell’Europa che ha ‘fortemente raccomandato’ ai Paesi membri di testare per il Covid-19 i passeggeri alla partenza e all’arrivo dalla Cina.

Il docente di igiene all’Università Cattolica di Roma ha dichiarato: “Lo sguardo non va rivolto solo alla Cina, in questo momento. Un altro Paese che desta particolare preoccupazione sono gli Stati Uniti. È una questione più generale. Ci vorrebbero strategie di tracciamento e, soprattutto, di sequenziamento, intense, continue e coordinate tra i diversi Paesi, in modo da trasferire rapidamente i risultati di monitoraggio. Questo, in realtà, già avviene, ma non nella misura di cui ce ne sarebbe bisogno”.

Walter Ricciardi insegna Igiene all’Università Cattolica di Roma. Dal 2020 al settembre del 2022, ha ricoperto il ruolo di consigliere scientifico del Ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza COVID-19.

L’importanza dei vaccini anti Covid

Stando a quanto dichiarato da Walter Ricciardi, oggi, considerato che il Sars-Cov-2 non è sparito, “l’attenzione resta necessaria”.

L’esperto ha aggiunto: “Non bisogna bloccare gli spostamenti delle persone, ma bisogna tracciare e controllare, soprattutto quando ci sono elementi di preoccupazione in due grandi Paesi. Fortunatamente noi abbiamo i vaccini, che proteggono dagli esiti peggiori dell’infezione e garantiscono una mobilità ormai assodata”.

La situazione Covid in Europa

Per quanto riguarda l’Europa, ha aggiunto il docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma Walter Ricciardi, in questo periodo pandemico “l’Ecdc ha dimostrato una certa debolezza sia tecnico-scientifica che operativa. È sempre in ritardo. È un dato di fatto che, in questa fase che meriterebbe agenzie e istituzioni tecniche molto ma molto pronte, tempestive ed efficaci, l’Ecdc non brilli”.

“Alcuni Paesi, però”, ha concluso Walter Ricciardi, “hanno preso le decisioni giuste, ovvero tracciare, che è la cosa più importante in questo momento, a fronte dell’enorme diffusione dell’infezione in Cina“.

Fonte foto: ANSA

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