Allarme botulino nelle olive ricevute per Natale ad Arce, la segnalazione dell'Asl dopo l'intossicazione
Allarme botulino a Frosinone, una donna è rimasta intossicata dopo aver mangiato alcune olive in salamoia artigianali
Caso di intossicazione da botulino in provincia di Frosinone. Una signora è risultata positiva alla pericolosa tossina, dopo aver mangiato alcune olive in salamoia di produzione artigianale che le erano state regalate per Natale. Le autorità hanno invitato a non mangiare prodotti simili, non essendo possibile risalire alla provenienza originale.
- Intossicazione da botulino in provincia di Frosinone
- Il ricovero e le analisi
- L'allarme delle autorità locali
Intossicazione da botulino in provincia di Frosinone
Una signora residente in provincia di Frosinone è stata ricoverata in ospedale nella città laziale dopo che il suo medico ha riscontrato in lei i sintomi tipici dell’intossicazione da botulino.
La pericolosa tossina, prodotta da batterio Clostridium Botulinum, è stata rilevata in quantità importanti nel suo organismo dai medici che l’hanno presa in cura.
La donna non dovrebbe riportare danni permanenti, ma è immediatamente cominciato l’iter per capire dove la signora avesse contratto il batterio, che di solito si trova nei cibi mal conservati.
Il ricovero e le analisi
Nel laboratorio dell’ospedale sono quindi arrivate tutte le sostanze con cui la donna era entrata in contatto nei giorni precedenti. I tecnici le hanno analizzate una a una per trovare quella che contenesse il batterio responsabile dell’intossicazione.
A risultare positive al Clostridium Botulinum sono state alcune olive in salamoia conservate in un vasetto, che erano state regalate per Natale alla signora ricoverata in ospedale.
Purtroppo il vasetto era completamente privo di etichetta e di qualsiasi indicazione di provenienza e non è stato possibile risalire a dove fossero state prodotte.
L’allarme delle autorità locali
A regalare le olive infette alla donna ricoverata in ospedale a Frosinone era stata la titolare di una tabaccheria di Arce, che però ha detto di non ricordare dove le ha acquistate. Probabilmente il prodotto era di origine artigianale.
Non essendo possibile indicare un’azienda o un produttore preciso, le autorità sono state costrette a mettere in guardia la popolazione della regione e delle zone circostanti verso tutti i prodotti simili che siano stati confezionati senza una precisa etichetta.
La Asl di Frosinone ha diffuso un’allerta intimando di: “Evitare il consumo di olive in salamoia di produzione domestica qualora non si abbia l’assoluta certezza sull’origine del prodotto e sulla sua sicurezza dal punto di vista alimentare.“