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Covid, la frecciata di Bassetti a Galli sulle riaperture

Il direttore del reparto di Malattie infettive del San Martino di Genova si schiera contro il collega riguardo le riaperture

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Bassetti contro Galli a proposito del “rischio ragionato” di Draghi per le riaperture previste nel prossimo decreto. Due degli studiosi più in vista nell’emergenza Covid-19 si schierano su versanti contrapposti in merito all’allentamento delle misure restrittive dal 26 aprile. Se l’infettivologo del Sacco si è rivolto duramente contro il premier parlando di “rischio calcolato male”, il collega di Genova risponde così in diretta su La7: “Forse a Galli sfugge un passaggio, se i contagi non funzionano abbiamo il sistema dei colori”.

“Non è che dal 26 aprile viene spento il sistema dei colori. Fondamentalmente vale il concetto che se c’è un’area dove la situazione non va, scatta la zona rossa. Quindi non è cambiato niente rispetto a quello che abbiamo fatto per tutto l’inverno“, ha detto Bassetti ospite in diretta della trasmissione “L’aria che tira”.

Poi la frecciata che è sembrata diretta proprio al direttore delle Malattia infettive del Sacco di Milano: “Chi come me passa la propria vita a lavorare insieme alla propria regione forse ha una maggiore idea rispetto a chi invece lavora contro la propria regione“.

“Io guardo alla realtà che mi trovo di fronte ogni mattina”, ha chiarito l’infettivologo, spiegando: “Ho quasi 15 posti liberi su 24, quindi vuol dire che i reparti si stanno progressivamente svuotando e i ricoveri delle persone più anziane stanno diminuendo anche grazie all’effetto della vaccinazione. Non è tutto finito, ci saranno altre settimane difficili, ma io guardo i numeri e questi numeri li discuto con la mia Regione, con la quale e per la quale lavoro. Altri forse lavorano più per sé e meno per le loro Regioni e i loro ospedali“.

“Noi non possiamo non vedere una situazione epidemiologica diversa da un mese fa, noi diamo dei suggerimenti tecnici, poi chi decide è la politica” sostiene il direttore delle malattie infettive del San Martino di Genova e per questo, aggiunge “io non mi sento di criticare la decisione di Draghi, che mi sembra di buon senso e presa in base a quello che gli è stato suggerito da tanti medici. La politica è mediazione, è chiaro che un epidemiologo vorrebbe riaprire a rischio zero, ma il Paese non può aspettare a ottobre-novembre per riaprire”.

Fonte foto: ANSA
Riaperture: i virologi a favore e contro le misure di Draghi

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