Covid, arrivano i vaccini bivalenti: fermeranno Omicron? Locatelli sui richiami e il futuro della pandemia
Franco Locatelli ha parlato di chi dovrà effettuare il richiamo di vaccini anti-Covid e con quali farmaci, il prossimo autunno
La pandemia di Covid-19 è in una fase di recrudescenza in Italia e in altri Paesi d’Europa. L’aumento di casi, dopo settimane in cui i numeri quotidiani sembravano essersi stabilizzati sotto una soglia non preoccupante, è dovuto probabilmente alla contagiosità delle varianti Ba4 e Ba5, ampiamente diffuse nel nostro Paese, e all’allentamento delle misure. Questa è la tesi del professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e una delle voci più autorevoli in Italia per quanto riguarda la pandemia.
Locatelli: “No a restrizioni, sì a responsabilità individuale”
In un’intervista a La Repubblica, Locatelli ha spiegato che per lui il governo ha fatto il possibile e che non devono essere introdotte nuovamente delle restrizioni, come ad esempio l’obbligo di mascherina in determinati contesti e luogo. Al contrario, ora deve entrare in gioco la responsabilità individuale, con particolare attenzione ai soggetti fragili.
L’isolamento
L’attuale malattia causata dal coronavirus è certamente molto diversa da quella che ha travolto il mondo intero nel 2020. Secondo Locatelli, grazie alle vaccinazioni e alla minor capacità di Omicron di infettare gli alveoli polmonari, oggi il Covid si manifesta in forme meno gravi.
Tuttavia, non è ancora ai livelli di una semplice influenza ed è ancora in grado di avere conseguenze importanti: i ricoveri, ha ricordato Locatelli, sono oltre 5mila e dall’inizio dell’anno sono morte più di 30mila persone. Per questo motivo, i positivi non possono ancora circolare liberamente e l’isolamento deve essere mantenuto.
Richiamo in autunno, chi dovrà farlo
Quanto a ulteriori richiami di vaccini anti-Covid in autunno, in previsione di ondate più pesanti, Locatelli ha parlato della possibilità di somministrarli ai fragili e alle persone dai 60 anni in su. È questa, infatti, la fascia d’età che rischia di più di sviluppare forme gravi.
Ma per Locatelli l’obbligo vaccinale è una parentesi iniziata a gennaio 2022 e chiusa a giugno. Insomma, non sarà necessario reintrodurre l’obbligo per le persone comuni, mentre deve rimanere obbligatorio quello per il personale sanitario.
L’arrivo dei vaccini bivalenti e il futuro della pandemia
Ma quali vaccini potrebbero essere utilizzati in inverno, dal momento che le nuove varianti li hanno resi meno efficaci? Ad agosto, ha spiegato Locatelli, saranno disponibili i nuovi vaccini bivalenti con il ceppo originario e Omicron Ba1, cioè la prima versione della variante; ma l’esperto ha precisato che sarà efficace anche contro le varianti Ba4 e Ba5.
Quanto al futuro della pandemia, Locatelli non si è sbilanciato troppo: non è possibile sapere se dovremo effettuare un richiamo ogni anno, o se l’evoluzione del virus comporterà mutazioni che lo renderanno meno infettivo o meno pericoloso. Locatelli ha però ricordato che ogni nuova variante riscontrata finora è stata meno patogena della precedente.