Corrado Formigli replica a Paolo Corsini e lo provoca: "Non ne azzecca una sul lavoro, è nervoso"
Nuova puntata della polemica tra Corrado Formigli e Paolo Corsini. Il giornalista è stato intervistato e ha provato a spiegarsi i motivi dell'insulto ricevuto
Non accenna a placarsi la querelle tra Corrado Formigli e Paolo Corsini. Il primo si è concesso a un’intervista, dopo essere stato insultato dal secondo e ha provato a spiegare le possibili cause dell’attacco patito dal manager della Rai, invocando anche provvedimenti nei suoi confronti.
- L'insulto e la querelle
- Insulto nei suoi confronti, Corrado Formigli prova a spiegarselo
- Paolo Corsini, il Pd chiede le dimissioni
L’insulto e la querelle
La vicenda è ormai nota. Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, ha insultato Corrado Formigli, conduttore di “Piazzapulita”, trasmissione di La7, in un recente evento, la festa del Tempo, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
In quest’occasione, rivolgendosi all’inviata del programma, Corsini aveva detto: “Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… infame”.
Insulto nei suoi confronti, Corrado Formigli prova a spiegarselo
A Repubblica è intervenuto proprio Corrado Formigli che ha scherzato sul fatto che se il suo rivale in questa polemica restasse al suo posto a beneficiarne sarebbe La7.
Sull’insulto “gratuito e fuori luogo” a lui rivolto poi dice di non capirne la ratio. “Non lo conosco, non ci siamo mai parlati, né l’ho mai insultato. L’unica volta che me ne sono occupato è quando abbiamo mandato in onda lo spezzone in cui da capo degli Approfondimenti Rai è salito sul palco di Atreju e si è definito militante di FdI. Chiedendo se sia giusto che un alto dirigente della tv di Stato che si occupa dell’informazione pubblica dichiari la sua fede politica in modo tanto sfacciato e plateale”, dice il giornalista.
Secondo Formigli, la reazione di Corsini è dovuta al “nervosismo generato dalla lunga serie di flop che ha collezionato. Non ne azzecca una”. Un fatto questo che, secondo il suo parere, dovrà portare a conseguenze. “Mi aspetto che la Rai prenda le distanze, si scusi. Mi aspetto che non faccia finta di niente”, aggiunge, sottolineando come da anni sia in atto una sorta di veto da parte della premier alla sua trasmissione. Né Giorgia Meloni né gli esponenti del suo partito infatti accettano di partecipare al programma di La7.
Paolo Corsini, il Pd chiede le dimissioni
Il direttore dell’Approfondimento Rai, Paolo Corsini, aveva provato a spiegare quanto successo. “Mi riferivo al gradino. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio”, aveva detto. Negli scorsi giorni era stato convocato d’urgenza dall’alta dirigenza dell’azienda.
Il sindacato Rai Usigrai lo aveva criticato in modo aspro e aveva espresso solidarietà a Corrado Formigli: “Non è degno di un alto dirigente della Rai il linguaggio da lui usato. Corsini non rappresenta solo sé stesso nel ruolo che riveste, ma la Rai tutta”, questo il messaggio.
Appartenente a Fratelli d’Italia, Corsini era stato criticato anche per aver condiviso citazioni di Mussolini e messaggi provocatori sul 25 aprile. Il Pd e, il responsabile della comunicazione nella segreteria nazionale Pd Sandro Ruotolo su tutti, ne avevano chiesto le dimissioni immediate. “Ci sono post di Paolo Corsini dove l’apologia del fascismo è evidente. Chiederemo in commissione di Vigilanza Rai di sentire i vertici aziendali”, aveva ammonito.