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CRONACA ESTERA

Cadaveri di tre bambini in Alta Savoia in Francia, madre trovata morta dopo la fuga: soffriva di depressione

I corpi senza vita di tre bambini, tra i 2 e i 13 anni, sono stati scoperti dai nonni in una casa di Taningens, nell'Alta Savoia francese: trovata morta la madre, che era fuggita

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Tragica scoperta in una casa di Taninges, nella regione dell’Alta Savoia, in Francia, dove tre bambini, di età compresa tra i 2 e i 13 anni, sono stati trovati morti dai nonni. La madre, inizialmente ricercata, è stata trovata morta dopo la fuga, a bordo della sua auto. I tre figli sarebbero stati assassinati a coltellate.

Il triplice omicidio dei figli in Alta Savoia

A trovare i cadaveri dei figli, uccisi martedì 12 novembre in una casa di Taninges, in Alta Savoia, sono stati i nonni.

Inizialmente si pensava che a trovarli fosse stato il compagno, padre del figlio più piccolo.

Gli inquirenti hanno subito pensato che il triplice omicidio avesse i contorni di un dramma familiare, vista l’irrintracciabilità della madre.

La madre in fuga, poi trovata morta

Le forze dell’ordine si sono messe subito sulle tracce della madre, Deborah Pel, insegnante di 45 anni, fuggita dalla casa di montagna.

A cercarla c’erano circa 60 gendarmi, che si erano subito concentrati sulla zona di Cluses, a nord-est della regione francese con capoluogo Annecy, al confine tra Italia e Svizzera.

Il motivo? Gli investigatori sapevano della doppia cittadinanza della donna, così hanno chiesto l’assistenza delle autorità svizzere nelle ricerche: proprio quest’ultime hanno segnalato il passaggio dell’auto della donna alla frontiera.

In Svizzera, precisamente in Val-d’Illiez nel Canton Vallese, è stato trovato il veicolo, col suo cadavere all’interno.

Si indaga sul movente dei tre infanticidi e su come sia effettivamente morta la donna.

Chi era Deborah Pel

Secondo quanto riportato dai media francesi, citando fonti giudiziarie, Deborah Pel soffriva di disturbi psichici.

La donna era insegnante in una scuola della vicina Marnaz, per i media locali soffriva da tempo di depressione.

Le Dauphiné Libéré ha riferito che Deborah Pel era stata recentemente trasferita da un’altra scuola in seguito a una petizione dei genitori, che l’avevano accusata di essere troppo severa con i bambini.

Adnkronos riporta che era un’esperta flautista, molto impegnata nella comunità locale: faceva parte del coro comunale di Samoëns e lavorava anche come contabile della scuola di musica della città.

I precedenti

La vicenda porta alla memoria un’altra strage avvenuta in ambito familiare in Alta Savoia, la strage di Annecy, rimasto uno dei più grandi misteri giudiziari in Francia.

Il giallo riguarda l’omicidio a colpi di arma da fuoco di tre turisti inglesi di origini irachene, Saad al-Hilli, 50 anni, la moglie 47enne Iqbal e la suocera 74enne Souhaila, oltre a un ciclista Sylvain Mollier, 45 anni, residente in zona.

Nel massacro, avvenuto nel 2012 in una zona boschiva vicino a Chevaline, si salvarono solo le due piccole della famiglia, le figlie di 4 e 7 anni della coppia.

Più recente un grave attacco nel capoluogo della regione, con l’accoltellamento di sei persone e quattro bambini commesso in un parco ad Annecy dal richiedente asilo siriano Abdalmasih Hanoun,

Fonte foto: ANSA

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