Padre uccide 4 figli in Algeria bruciandoli vivi dopo averli cosparsi di benzina: l'ombra della depressione
Un padre ha bruciato vivi i suoi quattro figli cospargendoli di benzina in Algeria: forse la depressione dietro alla strage
Un padre ha ucciso i suoi 4 figli dando loro fuoco in una cittadina a 600 km da Algeri, la capitale dell’Algeria. La magistratura ha indicato la depressione dell’uomo come possibile movente della strage. A denunciare quanto accaduto una delle due mogli del responsabile, che aveva per prima raccolto la sua confessione. Due delle vittime avevano 11 anni, uno 5 e l’altro 4.
- Strage in Algeria, padre uccide 4 figli
- La depressione del padre dietro alla strage
- La confessione alla moglie e l'arresto
Strage in Algeria, padre uccide 4 figli
Lo scorso 10 dicembre a Ghardaïa, una cittadina 600 km a sud di Algeri, la capitale dell’Algeria, un uomo ha ucciso i suoi 4 figli piccoli cospargendoli di benzina e dando loro fuoco in un cantiere di una casa in costruzione.
Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa, che cita la magistratura locale. L’uomo avrebbe fatto salire in macchina i figli, due gemelli di 11 anni, un bambino di 5 e un altro di 4 anni, e li avrebbe portati da Hraoua, dove abitava, al cantiere.
Ghardaïa, la città dove è avvenuta la strage
Qui li avrebbe quindi cosparsi di benzina e avrebbe dato loro fuoco. Sarebbe poi tornato a Hraoua, da una delle due mogli (in Algeria la poligamia è legale).
La depressione del padre dietro alla strage
L’uomo è stato arrestato dopo aver confessato l’omicidio dei suoi quattro figli. La magistratura algerina ha diffuso i dettagli durante una conferenza stampa tenutasi a Hraoua, dove il responsabile è stato fermato.
Non sembrano esserci moventi evidenti per quanto accaduto. Non si parla quindi di vendetta verso le mogli o di qualche risentimento verso i figli.
L’unica indicazione data dai magistrati alla stampa sarebbe una diagnosi di depressione, che sarebbe stata riconosciuta al responsabile della strage.
La confessione alla moglie e l’arresto
Il responsabile della strage di Ghardaïa non ha confessato immediatamente alla polizia, bensì a una delle due mogli, dalla quale era tornato dopo aver bruciato vivi i quattro bambini.
È stata poi la donna a denunciarlo e a permettere alla Gendarmeria, la polizia algerina, di arrestarlo nella sua casa di Hraoua.
I corpi dei quattro bambini sono stati ritrovati da alcune persone che vivevano nell’area di Ghardaïa e avevano sentito odore di bruciato e alcune urla dei bambini. Erano stati nascosti in uno scarico di liquami.