Due dei bambini accoltellati ad Annecy in Francia rischiano di morire: Macron visita i feriti con la moglie
Apprensione per le sorti di due dei quattro bimbi feriti ad Annecy: vita appesa a un filo, Macron raggiunge le famiglie
All’indomani dell’attacco al parco del Pâquier a Annecy la Francia resta col fiato sospeso, con due dei quattro bambini feriti che restano in gravi condizioni e in pericolo di vita. E mentre si attende la visita psichiatrica per Abdalmasih Hanoun, Emmanuel Macron e la moglie Brigitte sono arrivati a Grenoble dove hanno fatto visita ai familiari dei feriti.
Due feriti ancora in pericolo
Secondo quanto riferito dal portavoce del governo francese, Olivier Véran, c’è ancora tanta apprensione sulle sorti di due dei quattro bambini rimasti feriti nell’attacco al parco di Annecy. La vita di due piccoli, infatti, sarebbe ancora appesa a un filo mentre quella di altri due non sarebbe in pericolo.
Operati dopo l’accoltellamento, i due che versano ancora in gravissime condizioni destano non poche preoccupazioni. “Sono in prognosi riservata” ha detto Véran a France Info, con la premier francese Elisabeth Borne che ha ha spiegato che le condizioni degli altri sono invece stazionarie.
Il tributo dei francesi nel luogo dell’aggressione ad Annecy
La visita di Macron
Intanto nella mattina di venerdì 9 giugno 2023 il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte sono arrivati a Grenoble, città dove i piccoli sono stati trasferiti per le cure del caso dopo l’accoltellamento subito a Annecy.
Il presidente, arrivato in mattinata, ha deciso di far visita alle famiglie dei feriti per porgere solidarietà e vicinanza da parte di tutto il Paese in un momento drammatico e difficile. L’Eliseo ha fatto sapere che il capo di Stato e la moglie sono volati alla volta di Grenoble con l’obiettivo di stare vicini anche a “tutte le presone che ad Annecy hanno contribuito a dare il loro aiuto e sostegno”.
Attesa per la visita psichiatrica
Fermato dopo il brutale attacco avvenuto giovedì 8 giugno 2023 poco dopo le 9.45, ora l’aggressore Abdalmasih Hanoun è in attesa di una perizia psichiatrica volta a comprendere le condizioni mentali dell’uomo.
Il richiedente asilo siriano, che si è dichiarato cristiano e ha urlato “in nome di Gesù” nel momento dell’attacco, è ancora in stato di fermo. In base alla visita psichiatrica si deciderà quindi se prolungare lo stato di fermo, mentre nel caso in cui venissero riscontrati problemi mentali verrà ricoverato.