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Coronavirus, positivi in calo. Il punto sugli ultimi dati

Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico ha commentato l'andamento dell'epidemia in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“C’è per la prima volta una lieve diminuzione degli ‘attualmente positivi’, un segnale estremamente incoraggiante“. Lo ha detto Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) durante la conferenza stampa alla Protezione civile sull’emergenza coronavirus. Però, ha aggiunto, “la battaglia certo non è vinta, è un periodo di relativa tregua nella diffusione del virus, non è momento di abbassare la guardia”.

Richeldi ha spiegato che “su 6 parametri solo uno, i deceduti, non va nella direzione voluta, ma gli epidemiologi ci dicono che sarà l’ultimo a calare. Di 6 parametri, siamo contenti se calano ricoverati, terapie intensive, attualmente positivi e saremmo contenti del calo dei deceduti. Due parametri positivi sono i pazienti in isolamento domiciliare e i guariti-dimessi”.

“I pazienti in terapia intensiva – ha detto – hanno molto spesso una polmonite, gli studi in altri Paesi ci dicono che il 30 per cento esce con un’insufficienza respiratoria; mi aspetto che i Covid Hospital seguano questi pazienti per vedere se necessitano di ossigeno, riabilitazione o altri interventi”.

Parlando della fase 2 e dell’ipotesi di riaperture regionalizzate, Richeldi ha affermato: “Prevedo un network di misure sul territorio nazionale, se poi a livello regionale il ministero della Salute e i presidenti raccomandino misure specifiche non posso escluderlo”. “Il modello proposto prende in considerazione diversi scenari – ha aggiunto -, il decisore politico dovrà considerare costi e benefici”.

Riguardo al tracciamento dei positivi “molto si baserà su questa app, che se sarà utilizzata dal 70-80% dei cittadini sarà efficace, dicono gli epidemiologi. Credo sarà un momento in cui si vedrà la responsabilità degli italiani” nello scaricarla e usarla.

“Carenze nel tracciamento nella prima fase? La nostra curva epidemica è stata in parte diversa da altri Paesi, molto veloce e crescente nei primi momenti: non so se siamo stati carenti nei tracciamenti, potremo dire però se lo saremo nei prossimi mesi”, ha concluso l’esperto.

Coronavirus, il grafico della Protezione civile del 20 aprile Fonte foto: Ansa
Coronavirus, il grafico della Protezione civile del 20 aprile
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