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Coronavirus, i numeri del contagio: quante vittime e guariti

I numeri aggiornati sulla diffusione del nuovo coronavirus che spaventa l'Italia: dove e quanti sono i contagi, i decessi e le guarigioni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continua l’allerta contagio per il coronavirus. L’ultimo bollettino delle 18 della Protezione Civile indica che i contagi in Italia sono saliti a 1835. Secondo quanto annunciato dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli, le vittime sono salite a 52 e i pazienti guariti a 149. Il numero dei decessi tuttavia dovrà essere confermato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Borrelli ha spiegato che le nuove persone contagiate asintomatiche o con sintomi lievi in isolamento domiciliare costituiscono il 50% degli ammalati, a fronte del 40% ricoverato con sintomi e il 10% in terapia intensiva.

Tra le ultime vittime c’è un anziano di 88 anni di Fano che, secondo quanto reso noto dalla Regione Marche, aveva patologie pregresse. Si tratta del primo morto per coronavirus in questa regione. Era stato ricoverato il 24 febbraio con febbre alta e difficoltà respiratorie ed era risultato positivo al tampone.

Positivo al coronavirus l’assessore lombardo Mattinzoli, negativa la giunta

Alessandro Mattinzoli, assessore regionale allo Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, è risultato positivo al coronavirus. Lo hanno reso noto il presidente della Lombardia Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Nella serata di lunedì sono arrivati gli esiti dei tamponi cui era stata sottoposta l’intera giunta: tutti negativi. A riferirlo, lo stesso Gallera. Gli assessori, comunque, si sottoporranno ai test di accertamento.

Attilio Fontana ha fatto sapere ai microfoni di ‘Centocittà’ su Rai Radio 1 che Alessandro Mattinzoli “ha la febbre alta ma per il resto sta bene. Si augura che presto si possa abbassare e sta facendo la terapia”.

“Sto riposando e sono assolutamente tranquillo. Sono convinto che guarirò in fretta come tutti i contagiati”, ha detto Mattinzoli.

LA SITUAZIONE ALL’OSPEDALE DI CREMONA

Coronavirus, primo caso in Molise

Una 60enne originaria di Montenero di Bisaccia (Campobasso) è risultata positiva al coronavirus ed è ora ricoverata nel reparto Malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Si tratta del primo caso in regione. Lo ha confermato all’Ansa il direttore generale dell’Azienda sanitaria locale (Asrem), Oreste Florenzano.

Da quanto si apprende la donna era arrivata in ospedale accusando sintomi febbrili e tosse. I sanitari hanno effettuato il tampone e alle 17 l’esito di positività è stato confermato. I campioni del test sono stati inviati allo Spallanzani di Roma per la conferma.

Poliziotto positivo al coronavirus a Roma

“I test eseguiti durante la notte presso l’Istituto Spallanzani confermano la positività al Covid-19 di un poliziotto” di un commissariato nella zona sud di Roma. Lo ha reso noto tramite l’Ansa l’assessore alla Sanità e all’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato.

Secondo quanto divulgato dal direttore sanitario dello Spallanzani, col bollettino odierno, il “poliziotto ha una polmonite bilaterale ma non è grave, è ricoverato in reparto”.

È risultata positiva al virus anche la famiglia del poliziotto: “Il nucleo familiare, composto dalla moglie, due figli ed una cognata, positivi al test, è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl competente”.

Poi, a margine del bollettino, è emerso che “in questo momento sono ricoverati 7 casi positivi al nuovo coronavirus compresa la coppia cinese completamente negativizzata”.

“Sono stati informati il Prefetto e il Questore. Ricostruiti tutti i contatti stretti e posti sotto sorveglianza sanitaria. Si conferma il collegamento epidemiologico con la Regione Lombardia” ha concluso l’assessore, parlando del primo caso di coronavirus a Roma.

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Coronavirus, primo caso in Trentino

Anche il Trentino registra il suo primo caso di coronavirus. Si tratta di una persona di 83 anni di Trento, che domenica si era recata in pronto soccorso lamentando tosse: informazione che ha fatto scattare il percorso che prevede l’utilizzo della mascherina chirurgica e di una saletta riservata. In serata era stata ricoverata, stamattina è stata sottoposta a tampone: dall’analisi è emersa la positività al coronavirus.

Sospese lezioni in un liceo e a un corso della Sapienza

Sul litorale romano, a Pomezia, il liceo Pascal, frequentato dal figlio del poliziotto, è stato chiuso dal dirigente scolastico “a scopo precauzionale”. Il ragazzo frequenta l’ultimo anno. Il liceo, con gli indirizzi classico, linguistico e scientifico, conta circa 1200 studenti, provenienti da tutta l’area metropolitana della capitale, dai lidi ai Castelli Romani.

Stando a quanto precisato nel bollettino dello Spallanzani, “in via precauzionale e in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica, sono state sospese le attività didattiche del Liceo Pascal di Pomezia, frequentato da uno dei figli, e le lezioni del Corso di Laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma, canale AL, frequentato dall’altro figlio” del poliziotto.

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Primo caso di coronavirus in Sardegna

Un imprenditore 40enne di Cagliari, ricoverato all’ospedale Santissima Trinità del capoluogo dell’isola per la febbre alta e persistente, è risultato positivo al tampone per il coronavirus. È il primo caso in Sardegna, ma non il primo sardo contagiato: un conterraneo si trova sotto osservazione in Lombardia.

Il cagliaritano era stato a Rimini più di una settimana fa per una fiera. Sarà l’Istituto Superiore di Sanità che dovrà confermare, come da prassi, l’avvenuta infezione. L’unità di crisi regionale ha attivato i protocolli nazionali per individuare e porre sotto sorveglianza attiva i familiari e tutte le persone venute a contatto con il paziente.

“La situazione è sotto controllo, e le strutture sanitarie regionali rimangono operative per fare fronte a ogni evenienza. A oggi nessuna delle persone sottoposte a vigilanza è in una condizione tale da destare allarme“, ha fatto sapere la Regione Sardegna tramite l’Ansa.

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Nuovo caso di coronavirus in Campania

Terzo caso di contagio da coronavirus in provincia di Caserta, a Cesa. Il primo cittadino Enzo Guida ne ha dato comunicazione all’Ansa: “Abbiamo avuto notizia ufficiale dalla Task Force Regionale per la prevenzione e gestione dell’emergenza da Codiv-2019, dell’accertamento di un tampone positivo, effettuato presso l’ospedale Cotugno di Napoli, a carico di un cittadino di Cesa”.

“Da informazioni degli organi sanitari le condizioni del soggetto contagiato non destano preoccupazioni. Al solo scopo di precauzione, e senza voler creare allarmismo, chiudiamo le scuole cittadine, di ogni ordine e grado, pubbliche e private. Invitiamo i cittadini ad adottare tutte i comportamenti precauzionali tesi a prevenire il contagio”, ha concluso il sindaco.

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Primo caso in Basilicata, uomo proveniente dalla Lombardia

Primo caso di infezione da coronavirus in Basilicata: è un uomo di 46 anni, “proveniente dalla Lombardia”, che vive a Trecchina (Potenza). Lo ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. L’uomo “non presenta nessun sintomo grave” ed è nella sua casa, assistito e seguito dai medici.

Riapre il Duomo di Milano, ma con limitazioni

Il Duomo di Milano ha riaperto le porte secondarie alle 8 “per una breve preghiera”. I fedeli che vorranno visitare la cattedrale possono accedere dalle 9 con le limitazioni previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio, come il ‘droplet’. Transennato l’ingresso principale. Ne dà notizia l’Ansa.

Nuovi contagi da coronavirus in Puglia

Sarebbero saliti a 5 i casi positivi al coronavirus in Puglia. Ne dà notizia l’Ansa, citando il presidente Michele Emiliano, che ha parlato del contagio di una donna di 74 anni di Ascoli Satriano (Foggia). Il sindaco della città aveva disposto con una ordinanza la quarantena per 17 soggetti a rischio, tra cui l’anziana.

“Il laboratorio di microbiologia e virologia del Policlinico di Foggia ha rilevato nella serata di oggi un nuovo caso di Covid-19: si tratta di una donna di 74 anni, sorella di un uomo residente a Soresina, contagiato e rilevato positivo all’ospedale di Cremona che era stato in visita in Puglia”, ha dichiarato il governatore.

“Un altro fratello del contagiato in Lombardia è risultato negativo. Tutte le altre persone che sono state in stretto contatto con i contagiati si trovano adesso in quarantena presso i rispettivi domicili e la catena dei possibili contagi è stata così circoscritta“, ha concluso Michele Emiliano.

L’INFETTIVOLOGO: “STA SUCCEDENDO QUALCOSA DI GRAVE”

Nuovo caso a Lecco: lavora allo sportello postale

Un dipendente dell’ufficio postale centrale di Lecco è risultato positivo al coronavirus e messo in quarantena per 14 giorni. L’impiegato si trova ora all’ospedale Manzoni. Si tratta del secondo caso nel Lecchese, dopo il dipendente Snam di Cassago Brianza.

Poste Italiane ha invitato i suoi coleghi a chiamare il numero di emergenza e fare le verifiche del caso. Una decina di addetti allo sportello lecchese di via Dante attende ora gli esiti dell’esame. I locali rimarranno chiusi per un intervento di sanificazione.

Coronavirus, i numeri del contagio in Lombardia

Secondo quanto annunciato dall’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, il totale dei positivi in Lombardia è salito a 1254, con 478 persone ricoverate e 127 in terapia intensiva. Le persone decedute sono salite a 38, “tutte persone di età tra i 92, 81, 86, 88, 94 anni, sono tutte persone con patologie correlate”.

Questa la distribuzione per province: 384 a Lodi, 243 a Bergamo, 223 a Cremona, 83 a Pavia, 60 a Brescia, 58 a Milano, 3 a Sondrio, 4 a Varese, 3 a Lecco.

Coronavirus in Italia: la situazione in Veneto

Salgono a 273 i casi confermati di coronavirus in Veneto, secondo il bollettino diffuso dalla Regione. I decessi sono rimasti due. A Vo’ Euganeo c’è ancora il maggior numero di casi (88) e resta invariato rispetto a ieri. A seguire ci sono le aree di Treviso e provincia, con 72 casi (invariato), Venezia escluso Mirano (42, invariato), Padova esclusi Vo’ e Limena (33, +2); poi il focolaio di Limena (14, invariato).

Raddoppiati i casi segnalati nel focolaio di Verona e provincia, con 8 positivi (+4). Tra le altre aree in aumento vi è Belluno e Provincia con 3 casi (+1), mentre due pazienti (+1) sono in corso di assegnazione epidemiologica.

A Padova ci sono 28 pazienti ricoverati (+3), di cui 6 in terapia intensiva; a Treviso sono 20 i ricoverati con uno un terapia intensiva. Otto ricoveri a Mestre e altrettanti a Venezia, che hanno rispettivamente 4 e 3 pazienti in terapia intensiva. Infine, 2 sono i ricoverati a Verona e uno a Mirano, nessuno dei quali in terapia intensiva.

LA MAPPA DEL CONTAGIO DA CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO

Coronavirus, quanti contagi in Emilia Romagna

Sono saliti a 335 i casi di positività al coronavirus in Emilia Romagna. In particolare 212 a Piacenza, 61 a Parma, 8 a Reggio Emilia, 29 a Modena, 3 a Bologna, 1 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna e 19 a Rimini. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, nel corso di un punto stampa in Regione.

Rispetto a ieri ci sono 3 nuovi decessi, che portano a 11 il numero complessivo di quelli avvenuti in regione. Si tratta di un paziente di 89 anni di San Marino, deceduto all’ospedale di Rimini dove era ricoverato, che presentava gravi patologie preesistenti.

Poi una signora di 95 anni deceduta all’ospedale di Piacenza, per la quale sono in corso accertamenti sul quadro clinico pregresso e infine un bergamasco di 62 anni, morto all’ospedale di Parma, già ricoverato in medicina d’urgenza.

Donnini ha sottolineato che la maggior parte delle persone risultate positive si trovano in condizioni non gravi, asintomatici o con sintomi modesti.

Aumentano i casi positivi al Covid-19 in Piemonte, scuole chiuse tutta la settimana

La Regione Piemonte ha fatto sapere che i casi positivi al coronavirus sono saliti a 51. Di questi 37 si trovano nella provincia di Asti, 6 a Torino, 4 nel Verbanese, 3 a Novara e 1 a Vercelli. Sono ricoverati in ospedale in 12: 6 ad Asti, 3 a Noveara e 3 all’Amedeo di Savoia di Torino. A Vercelli e ad Asti 2 sono in terapia intensiva. Sono 37 le persone in isolamento fiduciario domiciliare nella regione.

Finora 375 tamponi sono stati eseguiti in Piemonte, 307 dei quali sono risultati negativi. In corso di verifica ci sono 12 casi. L’Istituto Superiore della Sanità ha finora confermato solo un caso. Resta chiuso per precauzione il Pronto Soccorso dell’ospedale di Tortona (Alessandria), dopo che al triage si era presentato un paziente con sintomi sospetti.

Lezioni sospese fino al 7 marzo, scuole chiuse quindi per tutta la settimana. La proroga è stata decisa con una ordinanza firmata dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, una volta sentito il Ministero della Salute. La data di ripresa delle attività didattiche ed educative è demandata ad un successivo provvedimento.

Coronavirus in Italia: quanti sono i contagi in ogni regione

Questi i dati del bollettino della Protezione Civile, aggiornati alle 21:30 del 2 marzo 2020. La Lombardia la regione più colpita con 1077 casi di positività accertati. L’Emilia Romagna 324 e il Veneto 271. A seguire il Piemonte con 51 persone affette dal coronavirus, le Marche con 34, la Liguria con 18 e la Campania con 17.

Quindi 12 in Toscana, 9 in Friuli Venezia Giulia, 5 in Abruzzo e Sicilia, 4 in Lazio e Puglia, 2 in Umbria, 1 in Calabria, Trentino Alto Adige, Molise e Sardegna.

CORONAVIRUS, I NUMERI D’EMERGENZA DI OGNI REGIONE

Coronavirus, registrato in Cina primo contagio dall’Italia

Secondo quanto riporta il Global Times, una donna cinese di 31 anni ha scoperto di essere positiva al coronavirus dopo aver fatto ritorno in Cina, nella provincia dello Zhejiang, da Milano. la donna aveva accusato sintomi di febbre, tosse e diarrea intorno al 16 febbraio.

Si tratta quindi del primo caso di “contagio di ritorno” di coronavirus su qualcuno che, dopo aver contratto il virus in Italia, è tornato in Cina. Casi simili si erano verificati sui pazienti tornati dall’Iran, ma non era ancora accaduto per l’Italia.

Primi caso di contagio in Tunisia, Giordania, Lettonia e Marocco: erano rientrati dall’Italia

La Tunisia ha annunciato il primo caso di coronavirus nel Paese. Si tratta, ha spiegato il ministro della Sanità Abdellatif Mekki, di un tunisino quarantenne tornato dall’Italia in traghetto il 27 febbraio scorso. I primi sintomi sono apparsi due giorni dopo, ha detto il ministro assicurando che il paziente e la sua famiglia sono in isolamento.

Primo caso di coronavirus anche in Giordania: lo ha annunciato il ministro della sanità giordano Saad Jaber spiegando che si tratta di un uomo proveniente dall’Italia, ora in quarantena in ospedale.

Primo caso di infezione da coronavirus anche in Lettonia. A comunicarlo, le autorità di Riga, citate dal sito del quotidiano Diena. La paziente è una donna, si sarebbe infettata in Italia durante un viaggio con la famiglia. Avrebbe raggiunto Monaco per poi tornare in Lettonia in aereo.

Si aggiunge alla lista anche il Marocco. Il Ministero della Salute dello Stato nordafricano, infatti, ha riferito il contagio di un cittadino marocchino rientrato nel Paese dall’Italia. Il paziente è ricoverato in un centro specializzato a Casablanca.

Salgono i morti per coronavirus nel mondo: sono 3.000

Sono 3.038 le morti causate dal nuovo coronavirus in tutto il mondo. Il Covid-19 ha raggiunto 65 Paesi. Lo riporta l’Ansa, citando gli aggiornamenti forniti dalla commissione sanitaria nazionale cinese, che ha annunciato 42 nuovi decessi. Solo in Cina si contano 2.912 vittime del contagio.

Negli Stati Uniti si sono registrate le prime 2 morti per coronavirus. Fonti della sanità statunitense hanno fatto sapere che il secondo uomo era un 70enne originario della contea di King, la più popolosa dello stato di Washington, il cui capoluogo è Seattle. Nella costa opposta è stato confermato il primo contagio a New York. La prima paziente della metropoli è una 30enne di ritorno da un viaggio in Iran.

I casi di coronavirus negli Stati Uniti sono finora 89. L’epidemia ha indotto due stati – Washington e Florida – a dichiarare lo stato di emergenza, dopo che sono stati rilevati diversi casi di contagio, tra cui una persona rientrata dall’Italia.

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Coronavirus, Milano semi deserta: piazza Duomo è spettrale Fonte foto: Ansa
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