"Ricevo minacce di morte": la rivelazione del virologo Pregliasco
L'esperto: "Ammonire e difendere dai rischi potenziali viene percepito come un atto ostile"
“Hanno scritto che rovino la vita della gente sulla base di nulla e mi hanno augurato la morte“. Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene e medicina preventiva all’Università Statale di Milano, ai microfoni del Corriere della Sera.
L’esperto sottolinea come questo sia “il paradosso della prevenzione: ammonire e difendere dai rischi potenziali viene percepito come un atto ostile. Quando stanno male, invece, pendono dalle tue labbra“.
“Inizialmente sono rimasto basito – aggiunge -, ma è stato un attimo perché è evidente che dietro a quei messaggi ci sono solo leoni da tastiera. Non fanno paura, ma fanno cadere le braccia. È un effetto indiretto della pandemia“.
Pregliasco si sofferma poi sulla risposta degli italiani all’emergenza: soprattutto nella prima fase “è stata molto buona. Adesso, purtroppo, stiamo assistendo a un allentamento dell’attenzione che potrebbe essere pericoloso”.
Cosa fare? Bisogna lavorare “nell’ottica di prevenire lo scenario peggiore possibile“, dice il virologo.
In Lombardia “il virus ha coinvolto più del 10% della popolazione ed è ancora in circolazione – aggiunge -. Quindi se si ricreano le situazioni favorevoli al contagio non possiamo non preoccuparcene“.
“È vero – conclude Pregliasco -, anche dalla scienza sono arrivati messaggi a volte contraddittori. Ma del resto inseguiamo la natura e organizziamo una risposta sulla base delle informazioni di quel momento”.