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CRONACA NERA

Copiato tutto il contenuto del telefono di Leonardo Apache La Russa: cancellate le chat col padre Ignazio

Eliminate tutte le conversazioni o altro materiale coperto dalle garanzie costituzionali, come i messaggi tra il giovane e il padre: la situazione

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Si sono concluse nel pomeriggio di martedì 1° agosto le operazioni per la copia forense del contenuto del cellulare di Leonardo Apache La Russa, sequestrato dalla Procura di Milano lo scorso 14 luglio con un decreto firmato dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro. L’analisi di quanto copiato sarà effettuata nelle prossime settimane.

Cos’è emerso

Alla presenza anche delle difese e dei loro consulenti, riferisce l’agenzia Ansa, sono state eliminate tutte le conversazioni o altro materiale coperto dalle garanzie costituzionali, come i messaggi tra il giovane e il padre, il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Ora Leonardo La Russa, tramite il suo legale, può chiedere la restituzione del telefono.

Magistrati e Squadra Mobile, spiega sempre l’Ansa, faranno il punto della situazione e individueranno, in accordo tra le parti, una data, forse tra un paio di settimane o dopo la pausa estiva, nella quale verranno estrapolati chat, foto e video che poi verranno analizzati.

Copiati i dati del telefono

Intorno alle ore 12 di lunedì 31 luglio il telefono di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, è stato prelevato dalla cassaforte della Procura di Milano per iniziare la copia dei dati. Il contenuto, dopo il backup, sarà analizzato. Lo smartphone era stato sequestrato lo scorso 17 luglio.

Leonardo Apache La Russa è indagato per violenza sessuale – insieme all’amico Dj Tommaso Gilardoni – da una ex compagna di classe, che avrebbe denunciato abusi subiti la sera del 18 maggio.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa

Il telefonino di Leonardo Apache La Russa era conservato nella cassaforte del procuratore di Milano, Marcello Viola, dallo scorso 17 luglio, giorno del sequestro.

Le indagini della Procura

La ragazza 22enne che ha denunciato di essere stata violentata ha sempre riferito di non ricordare nulla.

Le indagini della Procura milanese stanno cercando di mettere a fuoco se la presunta vittima, durante la serata, fosse o meno in grado di dare il consenso a trascorrere il resto della nottata con il giovane La Russa e in che condizioni fosse quando ha lasciato il locale.

La 22enne, nella denuncia arrivata il 3 luglio sul tavolo dei pm, ha sostenuto di avere “ricordi della notte vaghi” purché “drogata”.

L’unico “dato certo”, ha messo nero su bianco, “è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua, senza che io fossi nelle condizioni tali da poter scegliere” e, quando si è svegliata, lui “ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l’amico, sempre a mia insaputa”.

Una ricostruzione di quanto accaduto che La Russa jr ha sempre respinto affermando che si è trattato di “scelta condivisa”.

Fonte foto: FACEBOOK IGNAZIO LA RUSSA/ANSA

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