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Consiglio di sicurezza Onu approva risoluzione Usa su Gaza: la possibile svolta per il cessate il fuoco

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione con il piano di Joe Biden per il cessate il fuoco a Gaza: attesa la decisione di Hamas

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Il piano degli Stati Uniti per il cessate fuoco nella Striscia di Gaza ha ricevuto il via libera del Consiglio di sicurezza dell’Onu. La bozza di risoluzione, che contiene la strategia formulata a maggio dal presidente Joe Biden per interrompere i combattimenti, è stata votata senza veti da 14 membri, compresa la Cina, con la sola astensione della Russia. L’intesa è stata condivisa da Israele e attende il “sì” di Hamas, che ha fatto già sapere di aver “accolto con favore” la risoluzione.

La risoluzione del Consiglio di sicurezza

Il piano era stato presentata al termine dei negoziati con i 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza. A differenza di altre bozze di risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza presentate dagli Usa, nessuno degli altri quattro Paesi con potere di veto (oltre agli Stati Uniti, Cina, Francia, Russia e Regno Unito) ha esercitato la propria prerogativa. A imprimere una svolta è stato il riferimento a Israele, voluto da alcuni dei componenti del Consiglio, con il quale si esortano “entrambe le parti ad attuare pienamente i termini del piano senza indugio e senza condizioni”.

“Oggi abbiamo mandato un messaggio chiaro ad Hamas: accettate questo accordo sul cessate il fuoco che Israele ha già accettato, e i combattimenti potrebbero fermarsi oggi. Oggi abbiamo votato per la pace” ha dichiarato l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo il via libera.

La seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel quale è stato approvato

La reazione di Hamas

L’approvazione della risoluzione è stata commentata su ‘X’ da Joe Biden, che ha invitato Hamas a “dimostrare” di voler davvero una tregua nella Striscia di Gaza accettando il piano.

“Hamas afferma di volere” una tregua e “questo accordo è un’opportunità per dimostrare che fanno sul serio“, ha sottolineato.

Attraverso una nota, il movimento al potere nell’enclave palestinese ha fatto sapere di accogliere con favore la risoluzione e che “desidera riaffermare la sua volontà di cooperare con i fratelli mediatori per avviare negoziati indiretti riguardanti l’attuazione di questi principi”.

La rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite, Reut Shapir Ben-Naftaly, ha dichiarato in seguito che il suo Paese continuerà le sue operazioni a Gaza e non si impegnerà in “negoziati privi di significato e senza fine” che, a suo avviso, sarebbero sfruttati da Hamas per perseguire i suoi obiettivi.

Il piano sul cessate il fuoco a Gaza

Il piano stabilisce un cessate il fuoco di sei settimane, diviso in tre fasi. “La prima prevede un cessate il fuoco immediato, pieno e completo con il rilascio di ostaggi – è quanto comunicato dal Consiglio di sicurezza – tra cui donne, anziani e feriti, la restituzione dei resti di alcuni ostaggi che sono stati uccisi, lo scambio di prigionieri palestinesi, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza, il ritorno dei civili palestinesi nelle loro case e nei quartieri in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, nonché la distribuzione sicura ed efficace di assistenza umanitaria su larga scala in tutta la Striscia”.
“La seconda fase prevede, previo accordo delle parti, la fine permanente delle ostilità in cambio del rilascio di tutti gli altri ostaggi ancora a Gaza, e del completo ritiro delle forze israeliane da Gaza. Mentre la terza l’avvio di un piano pluriennale di ricostruzione per Gaza” hanno spiegato ancora dalle Nazioni unite.

Fonte foto: ANSA

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