Consiglio di sicurezza Onu approva risoluzione Usa su Gaza: la possibile svolta per il cessate il fuoco
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione con il piano di Joe Biden per il cessate il fuoco a Gaza: attesa la decisione di Hamas
Il piano degli Stati Uniti per il cessate fuoco nella Striscia di Gaza ha ricevuto il via libera del Consiglio di sicurezza dell’Onu. La bozza di risoluzione, che contiene la strategia formulata a maggio dal presidente Joe Biden per interrompere i combattimenti, è stata votata senza veti da 14 membri, compresa la Cina, con la sola astensione della Russia. L’intesa è stata condivisa da Israele e attende il “sì” di Hamas, che ha fatto già sapere di aver “accolto con favore” la risoluzione.
La risoluzione del Consiglio di sicurezza
Il piano era stato presentata al termine dei negoziati con i 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza. A differenza di altre bozze di risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza presentate dagli Usa, nessuno degli altri quattro Paesi con potere di veto (oltre agli Stati Uniti, Cina, Francia, Russia e Regno Unito) ha esercitato la propria prerogativa. A imprimere una svolta è stato il riferimento a Israele, voluto da alcuni dei componenti del Consiglio, con il quale si esortano “entrambe le parti ad attuare pienamente i termini del piano senza indugio e senza condizioni”.
“Oggi abbiamo mandato un messaggio chiaro ad Hamas: accettate questo accordo sul cessate il fuoco che Israele ha già accettato, e i combattimenti potrebbero fermarsi oggi. Oggi abbiamo votato per la pace” ha dichiarato l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, dopo il via libera.
La seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu nel quale è stato approvato
La reazione di Hamas
L’approvazione della risoluzione è stata commentata su ‘X’ da Joe Biden, che ha invitato Hamas a “dimostrare” di voler davvero una tregua nella Striscia di Gaza accettando il piano.
“Hamas afferma di volere” una tregua e “questo accordo è un’opportunità per dimostrare che fanno sul serio“, ha sottolineato.
Attraverso una nota, il movimento al potere nell’enclave palestinese ha fatto sapere di accogliere con favore la risoluzione e che “desidera riaffermare la sua volontà di cooperare con i fratelli mediatori per avviare negoziati indiretti riguardanti l’attuazione di questi principi”.
La rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite, Reut Shapir Ben-Naftaly, ha dichiarato in seguito che il suo Paese continuerà le sue operazioni a Gaza e non si impegnerà in “negoziati privi di significato e senza fine” che, a suo avviso, sarebbero sfruttati da Hamas per perseguire i suoi obiettivi.