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Israele libera 4 ostaggi di Hamas nella Striscia di Gaza: tra loro anche Noa, rapita in moto. Il video

Le forze di difesa Idf hanno annunciato la liberazione di 4 ostaggi durante un'operazione nella Striscia di Gaza contro Hamas: gioia in tutto Israele

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Le forze armate israeliane hanno annunciato la liberazione di quattro ostaggi con un blitz contro Hamas a Nuseiran, nella Striscia di Gaza. Si tratta di tre uomini e una donna, il 21enne Almog Meir Jan, il 40enne Shlomi Ziv, il 27enne russo Andrey Kozlov e la 25enne Noa Argamani, tutti fatti prigionieri nel massacro del 7 ottobre 2023 al rave Supernova. Il video del rapimento in moto della ragazza, mentre gridava dal terrore “non uccidermi”, era diventato tra le immagini simbolo dell’attentato nel deserto del Negev.

L’operazione delle Forze di difesa israeliane

A comunicare la buona riuscita dell’operazione sono state le Forze di difesa israeliane: “Gli ostaggi – ha dichiarato Idf in una nota congiunta con l’intelligence interna Shin Bet – sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell’esercito da due luoghi diversi durante l’operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici. Le forze di sicurezza continuano ad agire con tutti gli sforzi per salvare i rapiti”.

“Un’operazione complessa, progettata da diverse settimane, che si è svolta sotto un pesante fuoco nemico” ha aggiunto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, nel blitz Nuseirat e in altre aree del centro di Gaza sono stati uccisi almeno 50 palestinesi. Secondo quanto riferito da un funzionario di un ospedale nel centro di Gaza all’agenzia Associated Press il bilancio dell’attacco sarebbe invece di circa 94 morti e circa 100 feriti.

Le reazioni in Israele

La notizia è stata seguita da un moto di gioia in tutto il Paese. “L’eroica operazione dell’Idf – ha dichiarato il Forum delle famiglie degli ostaggi – che ha liberato e riportato a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan è un trionfo miracoloso. Ora, con la gioia che travolge Israele, il governo deve ricordare il suo impegno a riportare indietro tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas: i vivi per la riabilitazione, gli uccisi per la sepoltura”.

“Continuiamo a chiedere alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas affinché accetti l’accordo proposto e rilasci gli altri 120 ostaggi tenuti prigionieri. Ogni giorno è un giorno di troppo” hanno affermato dall’associazione dei parenti delle persone sequestrate.

Dopo l’annuncio della liberazione degli ostaggi, il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha annullato la conferenza stampa prevista in serata, nella quale avrebbe dovuto dare le dimissioni per i contrasti con il premier Benjamin Netanyahu.

“Anche oggi il mio pensiero va a tutte le famiglie degli ostaggi, siamo impegnati a fare di tutto per portarli a casa” ha affermato Gantz, mentre il primo ministro israeliano ha ribadito che “Israele non si arrende al terrorismo e agisce con una creatività e un coraggio che non conosce limiti per riportare a casa i nostri ostaggi”.

Chi sono i 4 ostaggi liberati dalle prigioni di Hamas

Durante l’operazione sono state diffuse le immagini dell’abbraccio con il padre di Noa Argamani, uno dei volti simbolo del sequestro di massa realizzato da Hamas durante il rave dello scorso 7 ottobre.

La 25enne era riapparsa in un video trasmesso da Hamas lo scorso 31 maggio, in cui chiedeva agli israeliani di mobilitarsi per spingere il governo ad agire per la liberazione degli ostaggi. “Il tempo a disposizione sta scadendo, la gente deve decidere, non vogliamo morire qui” si sentiva dire nell’audio attribuito alla ragazza che chiedeva “ci lascerete qui a mettere fine al mio destino e dei miei compagni ostaggi come Ron Arad?”.

Subito dopo la liberazione Noa Argamani ha avuto una conversazione telefonica con il premier Netanyahu: “Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo” ha detto la 25enne.

Insieme a lei sono stati riportati a casa anche il 21enne Almog Meir Jan, che aveva finito il servizio militare tre mesi prima della sua cattura, il cittadino russo Andrey Kozlov, 27 anni, impiegato nella sicurezza del rave come il 40enne Shlomi Ziv, andato alla Supernova con Aviv Eliyahu, un parente di sua moglie, e Jake Marlowe, un amico, entrambi uccisi nel raid di Hamas.

Gli ostaggi sarebbero tutti in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti al centro medico “Sheba” di Tel-HaShomer per ulteriori esami.

israele-ostaggi-liberati-esercito-striscia-di-gaza-hamas Fonte foto: ANSA/ X - Bring them home now
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