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Clelia Ditano morta nel vano ascensore a Fasano, il suo ultimo post su Instagram prima della tragedia

Nell'ultimo post pubblicato su Instagram, Clelia Ditano guardava al futuro. La 25enne è morta a Fasano (Brindisi) precipitando nel vano ascensore

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

È morta nel vano dell’ascensoreClelia Ditano, la 25enne di Fasano (Brindisi): prima di perdere la vita ha dedicato un post al futuro sul suo profilo Instagram e oggi, quegli scatti e quella frase concisa ma leggera come una promessa, fanno male. Clelia Ditano, infatti, è stata rinvenuta cadavere diverse ore dopo essere precipitata nel vano ascensore della palazzina popolare in cui abitava con i genitori. La ragazza ha aperto la porta, ma la cabina non c’era ed è precipitata nel vuoto.

L’ultimo post su Instagram

“A quello che verrà”, ha scritto Clelia Ditano nel suo ultimo post su Instagram. La data è quella del 30 giugno 2024, esattamente il giorno che precedeva la tragedia.

Le parole erano accompagnate dall’emoji di un sole, la stessa stella che la illuminava in due foto che la mostravano in un abito elegante, con il volto rivolto prima al cielo e poi al verde che la circondava.

Sotto la foto piovono i commenti, con l’intera community di Instagram che si stringe intorno al dolore della famiglia. Lo stesso cordoglio è espresso nei post precedenti.

“Come si può morire in quel modo?”, scrive qualcuno. “Povera ragazza, si vede che era un angelo”, scrive qualcun altro. Tra le storie – che scompaiono dopo 24 ore – ancora sopravvive l’ultimo selfie scattato di fronte allo specchio. Clelia Ditano indossa un vestito da sera, probabilmente di “quella” sera, nella stanza in cui non ha mai fatto ritorno.

Come è morta Clelia Ditano

Sabato 29 giugno Clelia Ditano è uscita con degli amici. Secondo una prima ricostruzione fornita dai genitori, intorno all’1 del mattino sarebbe rientrata in casa – probabilmente per usare il bagno – e ha lasciato la borsetta nella sua stanza. Poco dopo avrebbe chiamato l’ascensore per tornare giù. L’ipotesi è che la ragazza avesse intenzione di dare un ultimo saluto alla sua comitiva prima di andare a dormire.

Purtroppo, Clelia Ditano non ha mai raggiunto il gruppo. L’indomani mattina, intorno alle 6, i genitori si sono allarmati notando che la loro figlia non era in casa. Il padre, quindi, ha cominciato a chiamarla al telefonino. La suoneria era udibile, ma il cellulare di Clelia non era in casa: i genitori potevano sentire gli squilli provenire dalla tromba dell’ascensore. La 25enne era lì, sulla cabina ferma al piano terra.

Secondo una prima ipotesi, Clelia Ditano avrebbe chiamato l’ascensore al quarto piano, dove si trova l’appartamento dei genitori. Una volta aperta la porta, però, non si sarebbe accorta che la cabina era rimasta ferma al piano terra. Quindi sarebbe precipitata nel vuoto. Sua madre, seguendo il suono degli squilli, ha aperto la porta dell’ascensore rischiando a sua volta di cadere. Le indagini sulle dinamiche e sulla recidiva su malfunzionamenti analoghi sono ancora in corso.

Un rumore dal vano ascensore

Questa tragedia avrebbe anche un testimone. Secondo ‘Quotidiano Nazionale’, infatti, un inquilino della palazzina avrebbe sentito un rumore intorno all’1 del mattino, ecco perché gli investigatori e le prime indiscrezioni collocano la tragedia intorno a quell’orario.

Il corpo di Clelia Ditano è stato rinvenuto riverso sul tettuccio della cabina. Il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza, che potrebbe essere morta sul colpo.

Fonte foto: Instagram - Clelia Ditano / ANSA

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