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Chirurgo sospeso per la morte di Alessia Neboso dopo l'operazione estetica, sequestrata anche la clinica

Il chirurgo è stato sospeso per un anno: la 21enne Alessia Neboso sarebbe stata operata con strumenti non disinfettati correttamente

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Sospeso per un anno il chirurgo ritenuto responsabile della morte di Alessia Neboso, deceduta a 21 anni dopo un intervento di chirurgia estetica al seno. La misura è stata disposta dal giudice su richiesta della Procura di Napoli, che ha accusato il medico di concorso in omicidio colposo, concorso in esercizio abusivo della professione medica e falso ideologico.

Morta dopo l’operazione di chirurgia estetica

La sospensione del chirurgo, legale responsabile della clinica estetica dove la giovane è stata operata, è stata notificata dai carabinieri del Nas di Napoli.

La vicenda risale all’11 settembre 2023, quando Alessia Neboso si sottopose a un intervento di mastoplastica additiva presso una struttura sanitaria napoletana.

Il chirurgo ha dichiarato di aver partecipato all’intervento ma, stando all’indagine, l’operazione sarebbe stata condotta da un altro specialista

Dieci giorni dopo, il 21 settembre, la ragazza morì a causa di complicazioni post-operatorie.

In seguito alla tragedia, partirono le indagini che hanno portato ora alla sospensione del chirurgo e al sequestro della clinica.

Le accuse al chirurgo sospeso

Secondo gli investigatori, l’intervento sarebbe stato condotto in condizioni non adeguate: la sala operatoria e gli strumenti utilizzati non sarebbero stati disinfettati correttamente, e non sarebbero stati eseguiti i necessari controlli post-operatori sulla paziente.

La 21enne, infatti, è stata seguita nel periodo successivo all’operazione da personale privo dell’abilitazione a svolgere l’attività sanitaria.  La mancanza di queste misure di sicurezza ha portato a gravi complicazioni che hanno poi causato la morte della giovane donna.

Le indagini sulla morte di Alessia Neboso

Il chirurgo estetico sospeso avrebbe, inoltre, falsamente dichiarato di aver partecipato all’intervento insieme con un collega, mentre, secondo le indagini, l’operazione sarebbe stata condotta da un altro specialista.

Questa falsificazione ha portato all’accusa di falso ideologico nei confronti del medico, che ora dovrà affrontare il processo.

L’intervento dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1, avvenuto subito dopo il decesso di Alessia Neboso, aveva già portato alla sospensione delle attività della clinica.  Con le recenti misure, la Procura di Napoli, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, ha deciso di adottare provvedimenti più severi.

Fonte foto: Getty Images / Facebook Alessia Neboso

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