Cecilia Sala liberata, la rivelazione sull'accordo con l'Iran e il presunto invito di Pezeshkian in Italia
Fra i rumors sull'accordo Iran-Italia per la liberazione di Cecilia Sala, il portavoce dei rifugiati grida alla congiura per il ruolo di Pezeshkian
Dopo la liberazione di Cecilia Sala dalla prigionia in Iran iniziano a circolare i primi rumors sui dettagli del possibile accordo fra Roma e Teheran. Davood Karimi, presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani in Italia, ha criticato duramente l’intesa che, secondo le sue fonti, promuoverebbe il presidente Pezeshkian come figura centrale del rilascio.
- Il ruolo di Pezeshkian nel caso di Cecilia Sala
- Cosa avrebbe ottenuto l'Iran in cambio di Cecilia Sala
- Chi è il presidente Pezeshkian
Il ruolo di Pezeshkian nel caso di Cecilia Sala
Sono molte le speculazioni dietro l’accordo che ha consentito di riportare Cecilia Sala in Italia dopo l’arresto e la detenzione in Iran.
Fra queste, c’è la versione di Davood Karimi, secondo il quale al centro di tutto ci sarebbe un riconoscimento al presidente iraniano Masoud Pezeshkian.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian
Il presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani in Italia sostiene, infatti, che l’aspetto cruciale dell’intesa sia il ruolo attribuito al presidente, descritto come uno “pseudo moderato”.
Cosa avrebbe ottenuto l’Iran in cambio di Cecilia Sala
L’attivista, citando fonti interne all’Iran, sostiene che tra le condizioni per la liberazione della giornalista ci sarebbe stata la promozione del presidente come figura determinante nell’operazione.
Allo stesso tempo, come riporta Ansa, Pezeshkian avrebbe ottenuto un invito ufficiale in Italia dalla premier Giorgia Meloni.
“È una congiura estremamente ripugnante contro interessi nazionali italiani e contro le piazze in rivolta iraniane” ha commentato Karimi, sottolineando la condanna dell’accordo da parte della sua associazione, oltre alla richiesta di rinunciare all’intesa stessa.
L’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia ha inoltre chiesto la “chiusura di tutte le sedi diplomatiche di Teheran in Italia e in Europa. Non si puoi calpestare il sangue di migliaia di donne e uomini e arrendersi alla politica del ricatto degli ayatollah” ha aggiunto Karimi.
Chi è il presidente Pezeshkian
Masoud Pezeshkian, classe 1954, di professione cardiochirurgo, è presidente dell’Iran dall’estate 2024. Appartenente alla minoranza azera, ha ricoperto ruoli significativi nella politica iraniana, come quello di Ministro della Salute durante l’amministrazione di Mohammad Khatami.
Pezeshkian è noto per le sue posizioni riformiste, espresse attraverso critiche al governo riguardo alla gestione delle proteste popolari e alle restrizioni sull’abbigliamento femminile.
In precedenza ha tentato la candidatura presidenziale nel 2013 e nel 2021. Attorno alla sua elezione a presidente vi sono molte speranze, sia interne che estere, auspicando che la sua figura, calata in un contesto fortemente conservatore, possa produrre cambiamenti significativi per l’Iran.