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Caso citofono, botta e risposta tra Zingaretti e Salvini

Il segretario dem ha chiesto al leader della Lega di citofonare ai mafiosi, Salvini ha replicato

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Non si placano le polemiche dopo il gesto, avvenuto martedì sera a Bologna nel quartiere Pilastro, di Matteo Salvini. Il leader della Lega, presente nel capoluogo emiliano per la campagna elettorale in vista delle Regionali previste il 26 gennaio, aveva suonato al citofono di un ragazzo accusato di essere un presunto spacciatore.

In visita allo stabilimento della Philip Morris di Crespellano, in provincia di Bologna, il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha sottolineato: “La cosa più importante ora è ricostruire speranza e smetterla di picconare l’Italia con polemiche, odio, magari citofonando agli studenti che devono studiare. Citofonassero ai mafiosi, anzi catturassero i mafiosi, visto che Salvini quando ha fatto il ministro degli Interni questo non lo ha fatto”.

Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini, intervenuto in diretta radiofonica sulle frequenze di Radio Cusano Campus: “Mi chiedono di citofonare ai mafiosi? Sono andato a bermi un caffè con Nicola Gratteri che è uno dei principali nemici delle mafie, che si batte ogni giorno contro la ‘ndrangheta. Ricordo poi che la villa ai Casamonica con la ruspa l’ho abbattuta io, non Fabio Volo o Fabio Fazio. E a Corleone il commissariato di polizia confiscato alla mafia l’ho inaugurato io. Se c’è qualcuno a cui sto sulle palle sono proprio mafiosi e camorristi“.

“Travaglio parla di giustizia citofonica? Secondo Travaglio io dovrei andare in galera, con una pena maggiore rispetto a quella degli spacciatori di droga, perché il reato per cui sono imputato prevede fino a 15 anni di carcere. È assurdo che i Travaglio e il Pd di turno ritengano che sia normale una roba del genere, secondo me è un enorme spreco di denaro pubblico questa roba qui” ha concluso Salvini.

A provocare il leader della Lega ci ha pensato anche il consigliere regionale lombardo del M5s Marco Degli Angeli che è andato a citofonare nella sede del partito.

Fonte foto: Ansa

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