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Carabiniere travolge Daniele Virgili e due vigili, la rabbia della famiglia del 25enne che ha perso una gamba

Parla la famiglia di Daniele Virgili, l'agente investito con altri due vigili a Roma: il carabiniere, risultato positivo all'alcol test, rideva dopo l'incidente

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Daniele Virgili, il vigile coinvolto in un incidente con un carabiniere in stato di ebbrezza, ha perso una gamba a seguito del violento sinistro. Lo ha raccontato la famiglia del 25enne, che ora chiede giustizia. Le condizioni di Virgili sono tuttora gravi, mentre gli altri due vigili coinvolti sono fuori pericolo.

Daniele Virgili investito da un carabiniere: gamba amputata dopo il sinistro

La famiglia di Daniele Virgili ha ricostruito con la stampa gli eventi del 6 novembre. Il giovane agente di polizia locale si trovava sulla Tiburtina, intorno alle 21, a compiere le rilevazioni a seguito di un incidente, insieme ad altri due vigili.

Durante le operazioni, un’auto è arrivata a folle velocità e ha travolto i vigili. A bordo del veicolo, un carabiniere che, stando alle informazioni disponibili, era ubriaco al momento dell’incidente.

I mezzi coinvolti nell’impatto

Il 25enne è stato colpito violentemente alle gambe e ha avuto modo di contattare la famiglia poco prima dell’arrivo dei sanitari. Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravissime, tanto che a Virgili, purtroppo, è stata successivamente amputata la gamba sinistra.

La rabbia della famiglia

Il racconto dei familiari è pieno di dolore misto a rabbia. Il fratello di Daniele, Riccardo Virgili, ha raccontato della telefonata ricevuta dal 25enne subito dopo l’incidente. “Mi ha detto: ‘Ti voglio bene, per me sei stato un ottimo fratello, ma sto morendo. Non vedo più e non ho più le gambe’”, ha riportato Riccardo a RomaToday.

Inoltre, ha aggiunto che il carabiniere che ha investito suo fratello avrebbe avuto un atteggiamento arrogante e sfacciato.

Vedere mio fratello così, con questa persona ubriaca che rideva, mi ha ucciso”, ha proseguito Riccardo Virgili.

Il padre di Virgili ha invece ricordato che l’agente è sempre stato “ligio al dovere, devoto; non sopportava questa gente, ed è stato proprio da questa gente che è stato colpito”.

La famiglia chiede ora che sia fatta giustizia per il giovane.

Fuori pericolo gli altri due vigili

Al momento dell’incidente, come anticipato, Daniele Virgili non era solo: con lui erano presenti altre due colleghe del corpo dei vigili. Le donne, per fortuna, non sarebbero in pericolo di vita.

Virgili, invece, si trova ancora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Camillo di Roma.

Fonte foto: ANSA

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