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Caos trasporti con Salvini che riduce lo sciopero dei treni del 13 luglio: attesa per quello aereo (15 luglio)

Lo sciopero dei trasporti rischia di paralizzare il Paese in un weekend di fuoco. Dall'incontro delle 18 possibili novità per il settore aereo

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Il Ministero dei Trasporti ha inviato ai sindacati un provvedimento per ridurre la durata dello sciopero già programmato per il 13 luglio 2023. Questa la scelta di Matteo Salvini: con la “precettazione” ridurrà le ore dell’agitazione, che terminerà alle 15 di giovedì 13 luglio anziché alle 2 di venerdì 14 luglio. I sindacati di categoria hanno condannato la decisione del Ministero e hanno fatto sapere che saranno valutate azioni legali per preservare il diritto allo sciopero.

Salvini sceglie la precettazione

Il Ministro avrebbe preso la decisione di precettare i dipendenti in seguito alle assicurazioni fornite durante l’incontro al Mit, dove si è garantita la ripresa immediata dei negoziati sindacali su tutte le questioni oggetto di controversia.

Nel pomeriggio di mercoledì 12 luglio si era concluso senza alcun risultato il tavolo di confronto convocato da Matteo Salvini con i rappresentanti di Trenitalia, Italo e i sindacati del settore trasporti.


Il tentativo di conciliazione attraverso un tavolo fra Salvini, aziende e sindacati non ha avuto successo: sciopero dei treni confermato e poi ridotto con apposito provvedimento

La reazione dei sindacati

sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal hanno confermato lo sciopero ferroviario dalle 3 del 13 luglio alle 2 del 14 luglio.

Le organizzazioni sindacali hanno definito la decisione del Mit come vergognosa, sbagliata e illegittima, poiché ritengono che non siano state prese misure adeguate per evitare lo sciopero nonostante il tempo a disposizione.

Inoltre, hanno affermato che i disagi ai passeggeri, dovuti alle cancellazioni di treni e voli, sono da attribuire alla mancanza di progressi nelle trattative. I sindacati valuteranno azioni legali per preservare il diritto costituzionale dello sciopero.

L’incontro alle 18

Nel tentativo di evitare almeno la serrata negli aeroporti, il Ministro Matteo Salvini aveva convocato un altro incontro nel pomeriggio di mercoledì 12 luglio, alle ore 18.

Oggetto di dibattito una possibile conciliazione con le aziende del trasporto aereo e i sindacati, per discutere dello sciopero del personale dell’handling aeroportuale in programma per il 15 luglio.

L’obiettivo era quello di trovare una soluzione stabile per evitare disagi ai passeggeri, considerando che l’agitazione del settore ferroviario sarà ormai inevitabile, dopo il fallimento delle trattative con le aziende di riferimento e i sindacati.

Una settimana di fuoco

Il Ministro degli interni, Matteo Salvini, aveva espresso il desiderio di un accordo ragionevole tra le parti coinvolte. La settimana difficile dei trasporti italiani inizierà giovedì 13 luglio, con lo stop inizialmene per 24 ore, poi ridotto con il provvedimento adottato in serata. Sabato 15 luglio al momento è confermata anche l’agitazione negli aeroporti che durerà 8 ore.

Il 13 luglio si preannuncia comunque come un giorno di grande disagio per i viaggiatori italiani, con centinaia di persone che rischiano di restare bloccate rispetto a un giorno normale di viaggio, a causa dello sciopero che coinvolgerà l‘alta velocità, i treni intercity e regionali.

Treni a mezzo servizio

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha calcolato che durante le inizialmente previste 24 ore di sciopero avrebbero potuto circolare solo 1.800 treni rispetto ai 5.700 normalmente in servizio.

Tutto ciò in una giornata estremamente calda, considerando che le previsioni meteo annunciano temperature massime sopra i 30 gradi in gran parte del paese, con picchi di 35 gradi, ad esempio, a Roma.

La posizione di Trenitalia

Nel frattempo, Trenitalia ha comunicato dati rassicuranti riguardo alle nuove assunzioni, con oltre 2.000 nuovi dipendenti integrati negli ultimi mesi, e alle prospettive di crescita positive dell’azienda.

“Nel caso non prevalga il buonsenso” aveva dichiarato Matteo Salvini preludendo al provvedimento di precettazione, il Governo “non escluderebbe un intervento nel rigoroso rispetto delle normative vigenti. Ovviamente, nessuno intende mettere in discussione il diritto allo sciopero, ma il Mit farà di tutto affinché gli italiani non paghino troppo pesantemente la mobilitazione”.

Fonte foto: ANSA

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