Briatore e la frase sui figli dei falegnami: polemica a distanza con Scanzi, l'attacco all'imprenditore
Polemiche su Flavio Briatore per le affermazioni a Cartabianca sui figli dei falegnami. Scanzi a distanza risponde: “Questa è teoria delle caste”
Flavio Briatore è al centro dell’ennesima polemica per le dichiarazioni sui figli dei falegnami e dei muratori. Le parole incriminate sono state pronunciate a Cartabianca, durante un dibattito sul mondo delle medio-piccole imprese. Le dichiarazioni dell’imprenditore, che sembrano rimandare a una “teoria delle caste” secondo Andrea Scanzi, hanno immediatamente scatenato le polemiche del mondo dell’istruzione e non solo.
Le parole incriminate
L’imprenditore Flavio Briatore non è nuovo a uscite che lo mettono in cattiva luce, soprattutto quando si muove sul delicato tema del lavoro, la mobilità sociale e i giovani. A creare scandalo questa volta, dopo il recente elogio al governo Meloni, sono state le parole sulle aziende di famiglia.
A scatenare la polemica le frasi dette nell’ultima puntata di Cartabianca, nella quale Briatore era stato invitato a parlare delle difficoltà delle medio-piccole imprese. Sull’argomento l’imprenditore ha voluto fare un esempio: “L’altro giorno sono andato da un falegname. […] Noi ci ritroveremo tra vent’anni dove non ci saranno più falegnami, muratori o gente che fa controsoffitti”.
Risposta a distanza di Scanzi
Il giornalista Andrea Scanzi, invitato a Cartabianca subito dopo Briatore, non ha seguito in diretta il discorso dell’imprenditore. Si è quindi ritrovato a rispondere alle affermazioni di Flavio Briatore, con le quali non concordava, solo in seguito. Scanzi ha definito le parole di Briatore “teoria della casta”, cioè l’idea che alcuni lavori possono essere fatti solo da alcune persone, per esempio da chi nasce in una determinate classe.
“Briatore ha detto, sostanzialmente, che quando i falegnami hanno dei figli non è che dicono loro di fare il falegname, ma gli dicono ‘studia’”, ha raccontato in un video pubblicato su i suoi social. Per Scanzi il discorso di Briatore è esattamente la teoria delle caste. “Questo discorso è allucinante, perché nega qualsiasi ascensore sociale e qualsiasi aspirazione delle persone”, continua. La destra italiana, dice ancora Scanzi, è proprio così: è classista.
Al centro delle critiche
“Del resto mia cara, di che si stupisce, anche l’operaio vuole il figlio dottore e pensi che ambiente ne può venir fuori, non c’è più morale contessa”, cantavano i Modena City Ramblers. Da allora non è cambiato nulla? Flavio Briatore è finito al centro dell’ennesima bufera proprio per aver immaginato un futuro senza falegnami e muratori. La colpa si troverebbe nel percorso scolastico e universitario e quella voglia dei genitori di dare ai figli e alle figlie la possibilità di scegliere il proprio futuro.
Sono stati in molti a rispondere all’imprenditore, da professori a giornalisti, tutti con la stessa opinione: lo studio è importante per il principio di autodeterminazione.