Bonus trasporti 60 euro per studenti e lavoratori: quali sono i requisiti e come ottenerlo
Il Governo è pronto a lanciare il bonus trasporti da 60 euro: come funziona, come fare domanda e chi può riceverlo
Limitare i danni. Il Consiglio dei ministri ha rivisto il decreto Aiuti, varato lunedì 2 maggio. Sono stati confermati i 14 miliardi di euro stanziati per dare una mano a famiglie e aziende alle prese con i rincari energetici dovuti alla guerra in Ucraina, ma sono cambiate delle misure chiave: dal bonus 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati, ora allargato anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura. Ma c’è un’ulteriore novità: riguarda il bonus trasporti da 60 euro. Ecco a chi è destinato e come ottenerlo.
- Come funziona il bonus trasporti da 60 euro e a chi spetta
- Su quali mezzi è valido il buono trasporti: dove viaggiare
- Come chiedere il bonus trasporti
Come funziona il bonus trasporti da 60 euro e a chi spetta
Il bonus trasporti da 60 euro è una misura pensata per gli studenti e per i lavoratori (qui, inoltre, le novità sulle mascherine sul posto di lavoro) che hanno un reddito annuo inferiore ai 35 mila euro.
Il buono rilasciato riporterà il nome del titolare e non potrà essere quindi ceduto a terzi.
Lo si potrà ricevere una sola volta.
Per consentire di elargirlo a una platea ampia sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Ministero del Lavoro.
Su quali mezzi è valido il buono trasporti: dove viaggiare
Il bonus trasporti consentirà di acquistare abbonamenti per viaggiare sui mezzi pubblici, sia a livello locale sia regionale e interregionale.
Una misura assai utile dunque anche per i pendolari, visto che il buono consentirà loro di viaggiare su metropolitana, autobus e treni.
Come chiedere il bonus trasporti
Le modalità per accedere e ottenere il bonus trasporti sono ancora da chiarire.
Un decreto ministeriale disciplinerà il come sarà possibile fare richiesta del buono e quali procedure si dovranno seguire.
Dalle prime indiscrezioni, sembra che il Governo possa creare una piattaforma digitale ad hoc per presentare le domande: l’ipotesi è che si possano presentare entro la fine del 2022.