Bonus 600 euro, cos'è e come funziona la misura di welfare aziendale contenuta nel decreto Aiuti bis
Il decreto Aiuti bis ha elevato da 258 a 600 euro i fringe benefit aziendali, destinandoli esentasse anche per le utenze di acqua, luce e gas
L’inflazione e il caro bollette che stanno mettendo a dura prova i portafogli degli italiani hanno spinto il governo Draghi a incentivare l’utilizzo del welfare aziendale con un contributo da 600 euro.
Infatti con il decreto Aiuti bis, il cui via libera definitivo è già arrivato al Senato, è stata implementata per i datori di lavoro la possibilità di concorrere alle spese dei propri dipendenti per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas.
Tale misura, pensata anche per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, rientra nei fringe benefit aziendali, ossia i cosiddetti benefici accessori, il cui importo massimo prima del nuovo decreto si attestava a 258 euro.
- Bonus 600 euro, in cosa consistono i fringe benefit
- La durata del beneficio
- Bonus 600 euro cumulabile col bonus benzina
Bonus 600 euro, in cosa consistono i fringe benefit
Nei calcoli del governo uscente la misura del bonus 600 euro vale complessivamente 81,9 milioni di euro. Con essa, in sostanza, le aziende potranno includere tra i benefit esentasse la possibilità di pagare o far rimborsare le utenze fino al tetto massimo stabilito dal dl Aiuti bis.
Come spiegato nel dettaglio dal quotidiano ‘Il Messaggero’, i fringe benefit, disciplinati dall’art. 51, c.3 del Testo Unico dell’Imposta sui Redditi, sono la forma di welfare di più semplice utilizzo.
Questo perché rispondono alle necessità quotidiane della persona, come la spesa per il cibo o per l’abbigliamento. E adesso anche per le bollette.
Da parte del datore di lavoro si tratta di somme interamente deducibili, che riducono l’imponibile fiscale. Dal lato del lavoratore invece si tratta di risorse non soggette a contribuzione né a prelievo fiscale. In altre parole nette e liberamente spendibili.
Come stabilito dal governo Draghi, il rimborso delle bollette tramite il welfare aziendale si dovrà basare esclusivamente su spese documentate dal soggetto che ne fruisce.
La durata del beneficio
Ad oggi il dl Aiuti bis limita il tetto dei fringe benefit aziendali a 600 euro soltanto per il 2022.
Ciò significa che il contributo, valido dall’entrata in vigore dello stesso decreto-legge n.115/2022 (10 agosto 2022), non sarà valido per sempre ma terminerà il prossimo 31 dicembre.
A meno di proroghe da parte del prossimo esecutivo, dal gennaio 2023 il limite di fruizione dei fringe benefit tornerà di conseguenza ad essere quello ordinario di 258 euro.
Bonus 600 euro cumulabile col bonus benzina
La soglia di 600 euro può essere cumulata con la misura introdotta per combattere il caro carburante, il cosiddetto bonus benzina di 200 euro.
Perciò è considerata aggiuntiva. Anche questa somma viene fornita dalle aziende ai lavoratori in modalità esentasse.
Complessivamente si potrà riconoscere dunque a ogni singolo beneficiario una esenzione per un totale di 800 euro.