Beatrice Venezi tradita dall'orchestra, dai musicisti nessun tributo post concerto: "Non sa proprio dirigere"
Meglio soli che male accompagnati, dicono i musicisti della Sinfonica siciliana commentando la direzione di Beatrice Venezi. Il gesto contro di lei
Beatrice Venezi non viene salutata dall’orchestra che ha diretto a Palermo. Dopo due giornate di concerti, la Sinfonica siciliana non ha battuto i piedi sul palco per omaggiare la loro direttrice. Secondo un flautista di esperienza (40 anni), Claudio Sardisco, la direttrice non ha talento e “sarebbe stato più facile suonare senza di lei”. La politica non c’entra nulla, sottolineano i musicisti, ma “i gesti di Venezi non erano coerenti con l’esecuzione musicale”.
Orchestra non omaggia direttrice Venezi
In conclusione delle due serate al teatro Politeama di Palermo, la Sinfonica siciliana non ha omaggiato la direttrice Beatrice Venezi imitazione di Virginia Raffaele(finita recentemente nel mirino per via dell’). Le critiche contro la sua direzione sono state schiette e senza peli sulla lingua.
Claudio Sardisco, un flautista della Foss con 40 anni di esperienza, ha spiegato che Venezi ha solo reso il loro lavoro più difficile. Così dopo le prove i musicisti hanno concordato di non guardarla e coordinarsi solo grazie all’ascolto reciproco. Il motivo: “I gesti di Venezi non erano coerenti con l’esecuzione musicale”.
Brava, ma non bravissima
I musicisti hanno spiegato che la direttrice non era all’altezza del ruolo. Per quanto venga da una solida formazione, il programma della Sinfonica siciliana era forse troppo per lei. I musicisti hanno commentato la sua direzione come “un’offesa a chi questo mestiere lo fa con fatica, studio e devozione, senza sottostare a logiche clietelari e a giochi di potere”.
Brava sì, ma non bravissima neanche per chi trai musicisti la difende. Stefania Tedesco, all’oboe, ha detto che il suo è un lavoro ben svolto nei tempi lenti, ma che dovrebbe migliorare in alcuni dettagli a livello tecnico, specie per quanto riguarda il controllo dell’orchestra.
L’amicizia con Giorgia Meloni
La politica non c’entra. I musicisti ci tengono a sottolineare come “quando si suona conta solo la musica e la politica resta fuori”, per citare il violinista Luciano Saladino.
Sembra, in generale, che il ruolo non fosse adatto a lei, che di esperienza ne ha, ma non abbastanza da coordinare un programma come quello dell’orchestra Sinfonica siciliana. Lo confermano in molti dei musicisti, come anche Ivana Sparacio (violista), secondo cui la direttrice è più un “fenomeno mediatico” (nota la polemica intorno all’uso di “direttore”).