Bassetti attacca Salvini: "Vuole aperture, ma è contro il Green Pass"
Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova, accusa Salvini di incoerenza: "Vuole riaperture, ma è contro il Green Pass"
Scontro sul Green Pass. Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova, ha accusato Matteo Salvini di incoerenza. L’infettivologo, ai microfoni di ‘Agorà’ su Rai 3, ha attaccato il leader della Lega, reo di pretendere le riaperture totali nonostante sia contrario all’obbligo del Green Pass.
Bassetti attacca Salvini: “Vuole aperture, ma è contro il Green Pass”
Matteo Bassetti ha criticato Matteo Salvini in diretta tv: “C’è tanta incoerenza in quello che dice Salvini. Perché non vuole il Green Pass e vuole il 100%. Allora non è che si può avere tutto. Io dico 100% non con Green Pass, con vaccino”, la soluzione proposta dal professore.
In mattinata, infatti, Salvini aveva ribadito la richiesta della Lega, su Telelombardia: “La nostra richiesta è di riaprire tutto per tutti. Ma che ragionamento scientifico è il 75%? Perché non il 78,8 allora? Apriamo tutto. All’estero sono aperti a piena capienza”.
Telegram, chiuso il gruppo ‘Basta Dittatura’: aveva diffuso il numero di telefono di Bassetti
Martedì 28 settembre, inoltre, sono stati chiusi i gruppi Telegram ‘Basta Dittatura’ e ‘Basta Dittatura Chat’, frequentati da migliaia di No Vax poiché usati per coordinare le proteste in tutta Italia. In passato avevano contribuito alla diffusione del numero di telefono di Matteo Bassetti (e del presidente dell’Aifa, Giorgio Palù), raggiunto persino da minacce di morte.
L’infettivologo ha così commentato: “Speriamo che sia solo l’inizio, visto che già una volta era stato chiuso e poi riaperto. Io mi auguro che chi ha commesso su queste piattaforme reati molto gravi, che vanno dalle minacce allo stalking ad altri, venga perseguito molto rapidamente con processi fatti in maniera tempestiva”.
“Ci sta la protesta civile – ha aggiunto ai microfoni dell’Agi – ma quando scade nella violenza va rapidamente punita. Io le denunce che ho sporto le porterò fino all’ultimo grado di giudizio. Chi ha minacciato me, la mia famiglia e i miei collaboratori deve pagare” .