Critiche al Cts e la difesa di Morisi: le parole di Matteo Salvini
Il segretario della Lega è tornato a difendere il suo ex capo della comunicazione e ha criticato le decisioni del Cts
Matteo Salvini torna a spingere sulla gratuità dei tamponi per il Covid-19 per la totalità dei cittadini, una misura sulla quale aveva puntato nell’approvazione dell’ultimo decreto Green pass, ma che non era riuscito a raggiungere. “Il nostro obiettivo da metà ottobre è riuscire a ottenere tamponi rapidi e gratuiti per tutti coloro, lavoratrici e studenti, che non hanno il Green pass. Questo è il nostro lavoro”. Ha detto così il segretario della Lega in un’intervista in TV su Telelombardia, nella quale critica le decisioni del Cts sulla capienza degli spettacoli e torna a difendere il suo ex capo della comunicazione Luca Morisi, dicendosi “disgustato” dai media.
Green pass, Salvini promette tamponi gratis e critica il Cts
“Ci sono ancora tre milioni di italiani sopra i 50 anni non vaccinati, molti non possono farlo e altri per scelta non vogliono farlo. Non entro nel merito delle loro scelte. Ci sono così dieci milioni di italiani che per necessità o per scelta che non hanno il Green pass: non possiamo frustarli o obbligarli, lasciarli a casa senza stipendio. Ci sono 20mila poliziotti che non hanno il green pass. Cosa fai, non li lasci in servizio?” chiede il senatore, il quale ritiene che non concedere ai cittadini i test a costo zero “non è logico, non è razionale”.
Intervistato nella trasmissione ‘Buongiorno Lombardia’, Matteo Salvini si è espresso inoltre sulle percentuali di presenza del pubblico per gli spettacoli e gli eventi sportivi, criticando apertamente le decisioni del Comitato tecnico scientifico.
“Bisogna aprire tutte le attività. I teatri al 75%? Ma perché? Perché all’80%? Che senso scientifico ha? All’estero sono aperti al massimo della capienza, non ha senso limitare l’accesso con il green pass. Apriamoli tutti al massimo della capienza. Che ragionamento scientifico è 75% se il green pass ci tutela?” è il punto di vista del segretario leghista.
Ora, ha aggiunto il senatore “mancano i locali per giovani, le balere, le discoteche, che possono e devono riaprire come tutti. Se possono andare stasera 4mila persone allo stadio perché non possono andare 400 ragazzi a divertirsi?”.
“Alla fine poi – ha detto – ci sono le feste abusive. Poi se uno prende la metro ci sono migliaia di persone che vanno al lavoro nello stesso treno”.
Salvini sulla vicequestore Schilirò: “Stiamo vivendo un periodo cupo”
Tra i tanti temi affrontati nel suo intervento in TV, il leader del Carroccio ha detto la sua riguardo al caso della vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò, sotto procedimento disciplinare per aver parlato dal palco di una manifestazione No pass: “La violenza non è mai giustificabile per giustificare nessuna idea – ha premesso – però il diritto a manifestare la propria idea è di tutti, di studenti, insegnanti, di poliziotti, e pensionati. Il diritto al libero pensiero è per tutti. Stiamo vivendo un periodo cupo“.
Secondo Salvini, “c’è un pensiero unico dalla mattina alla sera per cui se avanzi una domanda e una richiesta allora sei un delinquente e un no vax. Io ho le mie due dosi ma sui bambini nessuno mi convincerà mai che bisogna obbligarli a vaccinarsi quando altri Paesi non lo fanno. Sulla salute non si scherza”.
Matteo Salvini difende Luca Morisi: “Disgustato”
Infine è tornato sulla vicenda esplosa nelle ultime ore che riguarda il suo ex spin doctor e capo della comunicazione alla Lega, Luca Morisi, indagato per cessione di droga, in merito alla quale Salvini si è detto “disgustato dalla schifezza mediatica che condanna le persone senza che ci sia un giudice o un tribunale a farlo, prima che sia un giudice a provare qualsiasi cosa. Luca è una bella persona, è un amico che conosco da una vita.”
“Se ha sbagliato utilizzando personalmente sostanze che io combatto e combatterò finché campo…” dice infine Salvini “se poi la settimana prossima uscirà, come sono convinto, che il dottor Luca Morisi non ha commesso alcun reato, chi gli restituirà la dignità? Chi gli chiederà scusa?”.
“In un paese civile prima di sputtanare, condannare qualcuno si aspetta che sia la giustizia a fare il suo corso”, è stata la sua conclusione in merito al caso.
Fonte foto: ANSA