Barca con 38 migranti naufraga al largo di Lampedusa: era partita dalla Tunisia, a bordo diverse donne
Tre sbarchi in meno di 24 ore al largo di Lampedusa. Guardia Costiera e Guardia di Finanza hanno soccorso fino a 124 migranti, molte sono donne
Una barca con 38 migranti è stata soccorsa al largo di Lampedusa dopo un naufragio. Il barchino era salpato dalla Tunisia e a bordo si trovavano anche donne e bambini. Fortunatamente la tragedia è stata evitata: al momento non risultano dispersi in mare.
- Lampedusa: migranti naufragano al largo, a bordo anche donne
- Tre operazioni di soccorso in 24 ore
- Le proteste per la tragedia di Crotone
Lampedusa: migranti naufragano al largo, a bordo anche donne
Mentre ancora si leccano le ferite della tragedia di Crotone, al largo di Lampedusa un nuovo naufragio è stato prontamente tamponato dalle autorità italiane.
Come riporta ‘Ansa’, nell’area Sar del mare di Lampedusa è naufragato un barchino di 7 metri di lunghezza.
Sul posto sono intervenuti prontamente gli uomini della Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza, che dopo aver soccorso e fatto sbarcare 41 persone che viaggiavano dalla Tunisia, hanno salvato altre 38 persone.
Nel frattempo la loro imbarcazione è colata a picco.
Tra le persone salvate ci sono anche 11 donne e un minore. Non risultano altri dispersi.
Tre operazioni di soccorso in 24 ore
Le agenzie e la stampa locale, tra sui ‘Sicilia Web’, riferiscono che gli stessi militari avevano appena salvato 41 persone, anch’esse salpate da Sfax, in Tunisia. In questo gruppo di migranti si trovavano anche 12 donne e 4 minori, scrive ‘RaiNews’.
Dopo le 38 persone recuperate in mare senza dispersi, i militari sono intervenuti per una terza operazione di salvataggio, a poca distanza di tempo.
Si trattava di 45 persone, per un totale di 124 migranti sbarcati a Lampedusa nelle ultime 24 ore. Secondo le prime indiscrezioni, le persone a bordo dei barchini e salvate al largo dell’isola hanno dichiarato di arrivare da Camerun, Gambia, Burkina Faso, Mali, Guinea e Costa D’Avorio.
In nessuna delle tre operazioni di soccorso si sono registrati dispersi.
Come ricostruisce ‘Quotidiano di Sicilia’, gli sbarchi a Lampedusa sono ripresi dopo un breve periodo di pausa dovuto alle condizioni meteo critiche.
Le proteste per la tragedia di Crotone
Dopo la tragedia di Crotone si era deciso di trasferire tutte le salme al cimitero islamico di Bologna, una scelta che ha scatenato le proteste dei familiari delle vittime.
Per questo nell’ultima ora, come riporta ‘Adnkronos’, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha annunciato che al cimitero islamico di Bologna verranno trasferite “soltanto le salme i cui familiari hanno dato il consenso”.
Il governo italiano, inoltre, si farà carico delle spese di rimpatrio dei familiari delle vittime, accorsi al Palamilone per salutare i propri cari.