Ancora vittime del naufragio a Crotone: bufera sul ministro Piantedosi, scontro tra Frontex e Guardia Costiera
Il naufragio avvenuto al largo di Cutro (Crotone) ha causato decine di morti, e le operazioni di recupero dei corpi in mare sono ancora in corso
Continuano le ricerche dei dispersi in mare dopo il naufragio avvenuto domenica scorsa al largo della costa di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Nelle ultime ore sono stati recuperati altri due corpi. Sul barcone si trovavano almeno 180 persone.
- Sale il numero delle vittime del naufragio di Crotone
- Camera ardente al Palasport di Crotone per i migranti
- Botta e risposta tra Frontex e Guardia Costiera
- Piantedosi nella bufera per le sue dichiarazioni
Sale il numero delle vittime del naufragio di Crotone
Il totale dei morti accertati è salito così a 66. Le operazioni di recupero stanno continuando, ma con ogni ora che passa calano le possibilità di trovare persone ancora in vita.
Nella mattinata di ieri è stato recuperato il corpo di un uomo di 30 anni, e in serata quello di un bambino tra i 7 e i 10 anni. Finora sono stati identificate 28 vittime: 25 afgani, un pakistano, un palestinese e un siriano.
Camera ardente al Palasport di Crotone per i migranti
La tragedia ha scosso profondamente la comunità locale e il Paese, che si unirà in un momento di preghiera per le vittime nella giornata di mercoledì 1° marzo.
Al Palasport di Crotone è stata allestita una camera ardente, aperta dalle 9 di mattina, per permettere ai familiari delle vittime di salutare i propri cari per l’ultima volta.
Le bare dei migranti al Palasport di Crotone.
Botta e risposta tra Frontex e Guardia Costiera
Il naufragio avvenuto al largo di Crotone ha causato molte polemiche, anche a causa delle dichiarazioni di alcuni soccorritori che hanno accusato il Governo di aver impedito le operazioni in mare.
Nelle tarde ore di sabato, un aereo di Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, che stava monitorando l’area italiana di ricerca e soccorso dell’operazione Themis “ha avvistato un’imbarcazione pesantemente sovraffollata”.
“Come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato tutte le autorità italiane dell’avvistamento”, ha dichiarato un portavoce dell’ente all’Ansa.
La Guardia Costiera ha però smentito queste affermazioni, facendo presente che la prima allerta sarebbe stata diramata solo verso l’alba di domenica.
Piantedosi nella bufera per le sue dichiarazioni
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è tornato a parlare del naufragio di Crotone dopo la frase che ha causato un mare di polemiche.
“La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vite dei propri figli”, aveva dichiarato, sottolineando l’importanza dei corridoi umanitari in loco.
Intervistato dal Corriere della Sera, ha affermato che non ci sarebbe alcun legame “tra le nuove regole e il possibile aumento di morti in mare“, negando dunque responsabilità del Governo nell’ultimo naufragio.