NOTIZIE
CRONACA ESTERA

Aviaria nell'uomo, 4 casi negli Usa: gli infetti lavoravano con i polli, i sintomi del virus A(H5)

Il focolaio di aviaria è stato identificato negli Usa, in un'azienda di spolpamento di polli dove si era già verificata un'epidemia di H5N1: i sintomi da monitorare

Pubblicato:

Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno confermato quattro casi di infezione da virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità A(H5) tra i lavoratori di un impianto di spolpamento polli. Il focolaio è stato identificato in un’azienda dove si era già verificata un’epidemia di H5N1, un virus che circola tra gli uccelli selvatici e che ha contagiato i bovini da latte in diversi stati degli Usa.

Nuovi casi di aviaria negli Stati Uniti

Come riporta Adnkronos, i Cdc hanno spiegato che i quattro casi confermati includono tre che erano stati precedentemente segnalati come presunti, e un quarto recentemente identificato.

Inoltre, è stato rilevato un quinto caso presunto, attualmente in fase di conferma.

Nuovi casi di infezione da virus dell’influenza aviaria negli Stati Uniti

Ulteriori casi potrebbero essere segnalati e successivamente confermati,” ha avvertito l’agenzia, sottolineando la necessità di un monitoraggio continuo.

Questi sono i primi casi umani di infezione da virus A(H5) rilevati negli Stati Uniti tra i lavoratori esposti al pollame dopo il 2022, anno in cui fu segnalata la prima positività, sempre in Colorado.

Virus A(H5): i sintomi

Complessivamente, dal 2022 ad oggi, si contano cinque casi umani di influenza aviaria legati al pollame infetto. Di questi, quattro sono associati all’epidemia nelle mucche da latte, uno dei quali ancora in Colorado.

I lavoratori contagiati hanno manifestato sintomi lievi, tra cui congiuntivite, occhi che lacrimano, febbre, brividi, tosse, mal di gola e naso che cola.

Secondo i Cdc, il rischio per la popolazione generale è considerato basso, ma rimane elevato per coloro che sono esposti ad animali infetti. L’agenzia raccomanda l’uso di protezioni adeguate per chi lavora con pollame e bovini.

La prima vittima in Messico

Per affrontare l’epidemia, i Cdc hanno inviato in Colorado un team multidisciplinare composto da epidemiologi, veterinari, medici e un igienista industriale.

Non si registrano aumenti inattesi dell’attività influenzale in Colorado o in altri stati colpiti da epidemie di influenza aviaria H5 nelle mucche e nel pollame,” ha puntualizzato l’agenzia.

A inizio giugno in Messico si è registrata la prima vittima per un caso umano di aviaria.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963