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Arresti a Giugliano, in manette l'ex sindaco Antonio Poziello: l'ombra del voto di scambio col clan Mallardo

25 arresti a Giugliano, comune in provincia di Napoli: in manette anche l'ex sindaco Antonio Poziello e membri del clan Mallardo

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

25 arresti a Giugliano, comune in provincia di Napoli. In manette anche l’ex sindaco Antonio Poziello. Il blitz è stato effettuato dopo un’indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla Dda, che ha scoperto che l’organizzazione criminale del clan Mallardo, componente della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”, si è attivata per dirimere controversie tra privati e, secondo l’ipotesi accusatoria, per condizionare la campagna elettorale per le elezioni comunali nel settembre del 2020.

Giugliano, arrestati l’ex sindaco Antonio Poziello e membri del clan Mallardo

Tra i reati contestati nella forma aggravata figurano l’associazione di tipo mafioso, lo scambio elettorale politico-mafioso, l’estorsione, la tentata estorsione, l’usura, il trasferimento fraudolento di valori e la corruzione.

Tra le persone finite in manette c’è anche l’ex sindaco di Giugliano, Antonio Poziello. Eletto per la prima volta nel 2015, cinque anni più tardi e dopo essere stato sfiduciato, si era ripresentato al timone di una coalizione, ma era stato sconfitto nella tornata elettorale, battuto dall’attuale sindaco, Nicola Pirozzi del Pd.

Agenti impegnati nel blitz

Poziello, nei mesi scorsi, è anche stato indagato per l’affidamento del servizio dei rifiuti urbani. Il pm della Procura di Napoli Nord ha chiesto i domiciliari per l’ex sindaco, ma la richiesta è stata respinta dal gip.

Tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Dda di Napoli ci sono anche alcuni consiglieri comunali, oltre a elementi di spicco del clan Mallardo.

In totale, i militari hanno notificato 20 arresti in carcere e 5 ai domiciliari. Il gip di Napoli ha emesso anche un decreto di sequestro beni, tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e società, per alcuni milioni di euro. I guadagni delle attività illegali finivano nella “cassa comune” del clan Mallardo, usata per aiutare gli affiliati, anche quelli detenuti, e i loro familiari.

Inoltre, il clan camorristico si sarebbe anche attivato in varie controversie tra privati in disaccordo tra loro.

Chi è Antonio Poziello

Antonio Poziello è nato a Giugliano il 5 maggio 1971. È sposato e ha 2 figli. Secondo quanto lui stesso ha riportato nel suo curriculum, ha una laurea in Giurisprudenza e una in Economia e Commercio.

Inoltre afferma di aver conseguito un master di II livello in “Management sanitario”, un master di I Livello in “E-Government nella Pubblica Amministrazione”, un master di II Livello in “Strategie organizzative e di innovazione nella P.A.” e un master di II livello in “Management delle aziende sanitarie”.

Poziello è anche iscritto all’albo dei giornalisti. Dal 2015 al 2020 è stato sindaco di Giugliano. Alle elezioni del 2020 è stato battuto da Nicola Pirozzi e è andato a ricoprire la carica di consigliere comunale, dimettendosi nell’autunno 2024.

L’ex primo cittadino, per la corsa al voto, era stato sostenuto da Italia Viva e dalle liste Giugliano Libera, Giugliano Unita, Orizzonti, La Città In Movimento, Europa Verde e Sviluppo E Territorio.

Le indagini e le dimissioni da consigliere comunale

Lo scorso ottobre, Poziello ha presentato le sue dimissioni da consigliere comunale di Giugliano. La decisione è giunta a seguito dell’inchiesta giudiziaria che lo vede indagato per presunte irregolarità nella gestione dell’appalto per i rifiuti assegnato alla Teknoservice, durante il suo mandato come primo cittadino.

L’ex sindaco è sospettato di aver facilitato Teknoservice nell’assegnazione dell’appalto, agendo come intermediario tra l’azienda e un funzionario del Provveditorato. Secondo le indagini, Poziello avrebbe fornito dettagli e suggerimenti su come migliorare il progetto presentato, con l’obiettivo di garantirne l’approvazione.

Fonte foto: Instagram di Antonio Poziello

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