Elezioni amministrative 25 e 26 maggio, in quali comuni si vota per il sindaco
Il Governo ha fissato le date delle elezioni amministrative per 124 comuni: il primo turno il 25 e il 26 maggio e ballottaggi il'8 e il 9 giugno
Saranno 124 i comuni al voto a fine maggio, con i ballottaggi previsti in un election day insieme a cinque referendum. Approvato in Cdm il decreto elezioni che fissa le date e le modalità delle amministrative, accorpando la consultazione referendaria al secondo turno. Una decisione che ha provocato malcontento tra i promotori.
- Le date delle elezioni amministrative
- In quali comuni si vota il 25 e 26 maggio
- L'election day con i referendum
Le date delle elezioni amministrative
In tutto il 2025 le elezioni amministrative interesseranno 461 su 7.896 comuni italiani. Tra questi 9 capoluoghi di provincia e 3 di Regione: Aosta, Bolzano, Genova, Matera, Nuoro, Pordenone, Ravenna, Taranto e Trento.
Il provvedimento varato dal Governo ha stabilito le date del voto per 124 comuni al primo turno, il 25 e il 26 maggio, e del ballottaggio, l’8 e il 9 giugno. I cittadini coinvolti da questa tornata potranno andare alle urne domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Il 13 e il 14 aprile si terranno le elezioni in 4 comuni del Friuli Venezia Giulia, mentre il 4 maggio si voterà in 268 comuni del Trentino-Alto Adige. In programma in autunno il voto per i sindaci dei 64 comuni della Valle d’Aosta.
In quali comuni si vota il 25 e 26 maggio
Di seguito i comuni sopra i 15mila abitanti che andranno al voto il 25 e il 26 maggio, con eventuale ballottaggio, suddivisi per regione (tra parentesi il numero dei comuni):
- Abruzzo (6 comuni): Ortona, Sulmona
- Basilicata (8 comuni): Matera
- Calabria (19): Cassano all’Ionio, Isola di Capo Rizzuto, Lamezia Terme, Rende
- Campania (15): Capaccio Paestum, Casavatore, Giugliano in Campania, Lusciano, Marigliano, Nola, Poggiomarino, Volla
- Emilia-Romagna (4): Ravenna
- Lazio (9): Aprilia, Ceccano, Fiano Romano, Fonte Nuova
- Liguria (5): Genova
- Lombardia (18): Cernusco sul Naviglio, Desio, Rozzano, Saronno
- Marche (2): Osimo, Sant’Elpidio a Mare
- Molise (1): Guglionesi
- Piemonte (9)
- Puglia (9): Taranto, Massafra, Triggiano
- Sardegna (5): Nuoro
- Sicilia (5): Tremestieri Etneo
- Umbria (1): Monte Santa Maria Tiberina
- Veneto (8): Santa Maria di Sala
L’election day con i referendum
Il decreto approvato in Consiglio dei ministri ha programmato per le date del secondo turno dell’8 e 9 giugno anche il voto per i referendum sul lavoro promossi dalla Cgil (jobs act, indennità per licenziamento nelle pmi, contratti a termine, responsabilità del committente in caso di infortuni sul lavoro) e sulla cittadinanza.
Fonte foto: ANSA
Il flash mob di +Europa per il referendum sulla cittadinanza davanti Palazzo Chigi
Tra i promotori di quest’ultimo referendum abrogativo il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha messo in scena un flash mob davanti Palazzo Chigi perché “la scelta di questa data da parte del governo dimostra tutta la paura che l’esecutivo ha per il voto, perché tra le due possibilità è stata scelta quella più sfavorevole alla partecipazione popolare”.
La bozza di provvedimento dell’esecutivo ha accolto le richieste dei promotori sulla possibilità di far votare anche gli elettori fuori sede per motivi di studio, lavoro o cure mediche, che sono domiciliati in un comune diverso da quello di residenza per almeno tre mesi.
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