Arrestato il figlio di "El Chapo" Ovidio Guzman: in manette l'erede del narcotrafficante, disordini in Messico
In seguito all'arresto del figlio del noto narcotrafficante è esplosa la violenza nello stato messicano di Sinaloa, costringendo la chiusura di un aeroporto
Arrestato in Messico Ovidio Guzman, figlio del leader del cartello del narcotraffico di Sinaloa, “El Chapo” . Ad annunciarlo fonti ufficiali del governo, riportate da Ansa, che precisano che l’arresto è avvenuto nella cittadina di Culiacan, capitale dello Stato di Sinaloa, grazie all’intervento di truppe di élite.
L’arresto
Come riferito dai media messicani, Ovidio Guzman, sarebbe già stato trasportato in un carcere di massima sicurezza. L’arresto ha provocato disordini e scontri per strada da parte dei seguaci del padre Joaquin per fare pressioni sulle autorità.
Il figlio del boss, anche lui alla guida dei traffici di droga in Messico, è stato individuato all’alba da un’operazione della Difesa nella regione di Culiacan, con il coinvolgimento di unità scelte ed elicotteri che hanno sparato sulle guardie del corpo.
Il blitz è avvenuto nel sobborgo di Jesus Maria, una località dove vivrebbe la madre del gangster, un luogo citato in una ballata dedicata alle “imprese” di Ovidio. Lo riporta il Corriere della Sera.
L’arresto arriva a pochi giorni dall’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il presidente messicano Andres Obrador, in programma il 9 gennaio.
La violenza dei seguaci di “El Chapo”
Il governo dello stato di Sinaloa e della città di Culiacan, in Messico, hanno sospeso le attività della pubblica amministrazione e hanno chiesto alla popolazione di non uscire da casa a causa delle rappresaglie dei membri del cartello di “El Chapo”.
“Si stanno verificando incidenti e blocchi stradali in diversi punti della città, chiediamo alla cittadinanza di non uscire”, ha scritto su Twitter il ministro della Sicurezza di Sinaloa, Cristobal Castañeda. Le autorità hanno ordinato anche la chiusura dell’aeroporto di Sinaloa
Per strada si registrano scontri, auto date in fiamme, sparatorie e minacce. Le autorità sono state costrette a chiudere un aeroporto e a sospendere una partita di calcio.
Chi è Ovidio Guzman
Già nel 2019, Ovidio Guzman, detto “El Raton” era stato arrestato in una villa della cittadina di Culiacan. In quell’occasione le autorità furono costrette a rilasciare il narcotrafficante proprio per via degli scontri violenti che si verificarono anche in quel caso e delle minacce ricevute.
Il figlio di “E Chapo” comanda insieme ai fratelli una parte del cartello ereditato dal padre Joaquim, oggi rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Florence in Colorado. È in lotta con altre fazioni di Sinaloa e fronteggia la spinta emergente dei rivali di Jalisco.