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CRONACA ESTERA

Almeno due morti nello scontro al confine tra Afghanistan e Iran per le risorse del fiume Helmand

Secondo le autorità iraniane Kabul avrebbe violato un trattato del 1973 che la impegna a cedere parte delle risorse idriche del fiume Helmand

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Scontro al confine tra Afghanistan e Iran. Le forze del movimento fondamentalista afghano talebano e le guardie di frontiera iraniane si sono scontrate provocando almeno 2 morti. Il motivo sarebbe da rintracciare nella rivendicazione delle risorse idriche del fiume Helmand.

Lo scontro al confine

Al confine tra i due Paesi, a Makki, tra la provincia afghana sudorientale di Nimruz e la provincia iraniana di Sistan e Balochistan, lo scontro sarebbe avvenuto intorno a mezzogiorno del 27 maggio.

Lo ha riportato l’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasnim.

Un tweet sullo scontro del 27 maggio

Con colpi di artiglieria e armi leggere, le forze del movimento fondamentalista afghano talebano e le guardie di frontiera iraniane si sarebbero scontrate provocando almeno due morti.

Si parla anche della possibilità che i morti siano 3: due guardie di frontiera iraniane e un combattente talebano.

Le vittime sarebbero almeno una per parte, come riportato da Repubblica. Secondo i media iraniani, invece, si parla di almeno 3 persone iraniane morte. 

La disputa sull’acqua

Il nuovo episodio di tensione è stato scatenato da una rivendicazione di entrambe la parti sui diritti sull’acqua.

L’Iran, infatti, ha accusato i talebani di aver violato un trattato stipulato nel 1973 che regola la condivisione delle risorse idriche del fiume Helmand, che scorre tra i due paesi.

Si tratta del fiume più lungo dell’Afghanistan, che è anche affluente del lago Hamun, situato nella provincia iraniana del Sistan e Balochistan.

L’accordo prevede che Kabul ceda a Teheran 820 milioni di metri cubi d’acqua del fiume ogni anno. La Repubblica islamica, però, afferma di averne ricevuti solo 2 milioni.

La parte talebana ha rifiutato di rispondere alle accuse, adducendo alla carenza di acqua nel letto del fiume.

La replica dei talebani

Da Kabul è arrivata poi l’accusa alle autorità iraniane di aver iniziato gli attacchi.

“Oggi, nella provincia di Nimroz, le forze di frontiera iraniane hanno sparato verso l’Afghanistan, ricevendo una contro-reazione“, ha dichiarato in un comunicato il portavoce del ministero degli Interni dei talebani.

“La situazione è ora sotto controllo. Non vogliamo combattere con i nostri vicini“, ha aggiunto.

Secondo l’agenzia di stampa statale iraniana, invece, il fuoco sarebbe stato aperto proprio dai talebani, ai quali sarebbero però state inferte dall’Iran “pesanti perdite e gravi danni”.

Fonte foto: ANSA

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