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POLITICA ESTERA

Aleksej Navalny scomparso dal carcere in Russia da tre giorni: si teme per le sue condizioni di salute

L'oppositore di Vladimir Putin, Aleksej Navalny, risulta scomparso da alcuni giorni dal carcere russo in cui si trova: lanciato l'allarme

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Paura per le condizioni di Aleksej Navalny, l’oppositore numero uno di Vladimir Putin condannato a oltre 20 anni di carcere. Secondo quanto denunciato dalla sua portavoce, risulta scomparso da diversi giorni e settimana scorsa avrebbe riportato un grave incidente di salute.

La denuncia sulla scomparsa di Aleksej Navalny

Stando a quanto riportato da fonti estere e ripreso da Adnkronos, la portavoce Kira Yarmysh ha riferito di non sapere dove si trovi al momento Aleksej Navalny. Agli avvocati dell’oppositore politico di Putin è stato negato l’ingresso in carcere da tre giorni.

Una settimana fa, viene aggiunto, Navalny avrebbe riportato “un grave incidente di salute” e ora la sua vita sarebbe “in grave pericolo“, come sottolineato dalla sua Fondazione anticorruzione. Viene riportato che avrebbe avuto un collasso mentre si trovava nella sua cella.

Navalny è in carcere condannato per aver “presumibilmente finanziato attività estremiste, incitato pubblicamente ad attività estremiste”

Gli avvocati hanno tentato di vederlo recandosi nella colonia penale IK-6 e in quella a regime speciale IK-7, ma “Ovunque è stato detto loro di aspettare”, Il fatto che non riescano a trovarlo, “è particolarmente preoccupante perché la settimana scorsa si è ammalato nella sua cella”.

Cosa è successo all’oppositore politico di Vladimir Putin

La stessa portavoce Yarmysh ha specificato cosa è accaduto nell’episodio della scorsa settimana: “Ha avuto vertigini e si è sdraiato sul pavimento. Il personale della colonia ha fatto una flebo ad Aleksej” è stato riportato.

Il sospetto è che l’oppositore di Putin, condannato ad agosto ad altri 19 anni di carcere, possa essere svenuto dalla fame e che le sue condizioni carcerarie siano tremendamente dure: “Non gli viene dato da mangiare, è tenuto in una cella senza ventilazione e il tempo per passeggiare è stato ridotto al minimo” è la denuncia della portavoce.

Da una settimana non arrivano neanche più lettere da parta sua, cosa che accresce il timore che possa essergli accaduto qualcosa. E tutto questo emerge nel giorno in cui Vladimir Putin ha annunciato la sua ricandidatura alle prossime presidenziali.

Il presidente russo si ricandida alle prossime elezioni

Nella giornata di venerdì 8 dicembre 2023, infatti, Vladimir Putin ha annunciato che si ricandiderà alla presidenza alle elezioni che si terranno il 17 marzo 2024. Lo ha annunciato durante una cerimonia che si è tenuta al Cremlino e la notizia è riportata dalla Tass e da Ria Novosti.

I sostenitori di Navalny nel frattempo hanno appeso cartelloni stradali in tutta la Russia per augurare buone feste, ma tramite un apparentemente innocuo QR Code hanno rimandato al sito web “Russia senza Putin”. Un messaggio politico che ha portato le autorità a rimuovere i cartelloni.

“Qualsiasi elezione, anche la più falsa, rappresenta un momento di dubbio. La gente pensa a chi è al potere e perché lo è” sostiene il gruppo di oppositori che punta a smascherare il processo di voto nel Paese.

Fonte foto: ANSA

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