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Sentenza pesante per Aleksej Navalny condannato in Russia: altri 19 anni all'oppositore di Vladimir Putin

L'oppositore Navalny ha ricevuto un'altra condanna a 19 anni: ora dovrà scontare in totale 30 anni

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Si aggrava sempre più la condanna di Aleksej Navalny, l’oppositore di Putin da anni finito al centro di numerosi processi per la sua ribellione contro il presidente russo. Dopo la prima condanna a 11 anni, infatti, il tribunale russo ha esteso la pena di ulteriori 19 anni, portando il 47enne a dover scontare al momento tre decenni di prigione.

Altri 19 anni a Navalny

L’ultima delle condanne è quella arrivata al termine del processo svolto a porte chiuse nella colonia penale IK-6 di Melekhovo, a oltre 200 km di distanza da Mosca, in cui il leader dell’opposizione è stato giudicato colpevole di estremismo.

I giudici russi avevano chiesto 20 anni per sei accuse penali, tra cui anche quella di aver creato un’organizzazione estremista e il finanziamento e incitamento alle attività estremiste, ma il tribunale ha optato per uno “sconto”. Sono stati quindi aggiunti 19 anni di carcere per Navalny che ora, dopo gli 11 già inflitti (2 per violazione di libertà vigilata e 9 per frode), per la Russia dovrà scontare 30 anni di carcere.

Sentenza pesante per Aleksej Navalny condannato in Russia: altri 19 anni all'oppositore di Vladimir PutinFonte foto: ANSA

Le critiche di Navalny

E poco prima di apprendere la decisione dei giudici, Navalny si era detto certo di una condanna dura da parte del tribunale russo. “Sarà una condanna enorme” aveva detto l’oppositore ai suoi legali giovedì 3 agosto.

Parole che, purtroppo per lui, hanno trovato riscontro nella decisione dei giudici che Navalny ha accusato di “stalinismo”.

Ue condanna la sentenza contro Navalny

Appresa la decisione dei giudici russi, l’Ue si è subito opposta alla condanna per Navalny. Sui social, infatti, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha definito “inaccettabile” l’ultimo verdetto “dell’ennesimo processo farsa contro Navalny“.

Da parte di Bruxelles, dunque, è arrivato l’appello per il “rilascio immediato e incondizionato” del 47enne. “Evidente ingiustizia” anche per la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, che ha sottolineato che la decisione è figlia della paura di Putin per chi “si oppone alla guerra, alla corruzione e alla democrazia anche dalla cella di una prigione”. Secondo la ministra tedesca, il presidente russo “in questo modo non metterà a tacere le voci critiche”.

navalny Fonte foto: ANSA
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