Al Festival di Cannes 2023 la Palma d'Oro va a Justine Triet, terza donna nella storia. L'Italia a mani vuote
La 76esima edizione del Festival di Cannes 2023 ha premiato la terza regista donna della storia e visto il trionfo degli artisti asiatici
Si è conclusa la premiazione del Festival di Cannes 2023. La serata di sabato 27 maggio ha visto il trionfo della francese Justine Triet, che si è aggiudicata la Palma d’Oro della 76esima edizione del festival con il film ‘Anatomie d’une Chute’ ed è diventata la terza regista donna a ricevere il premio. Niente da fare per i film italiani in gara, rimasti esclusi dai riconoscimenti.
La vittoria della cineasta francese
Il 2023 è stato l’anno della rinascita del Festival di Cannes, che ancora scontava una ripresa a rilento dopo il periodo pandemico.
L’edizione è stata un vero trionfo del cinema, con una serie di titoli internazionali di livello complessivamente alto.
La giuria, presieduta dallo svedese Ruben Östlund ha assegnato la Palma d’oro alla cineasta francese Justine Triet per il suo ‘Anatomia di una caduta’.
Si tratta di un thriller psicologico che indaga nei segreti di famiglia, con una notevole interpretazione dell’attrice tedesca Sandra Hüller.
Triet ha ritirato con commozione il prestigioso premio dalle mani di Jane Fonda, elegantissima in un abito scintillante, diventando la terza regista donna a vincere la Palma d’oro nella storia dell’intero festival.
Nel suo discorso di ringraziamento, ha ricordato le proteste sulle pensioni che stanno investendo la Francia: “Questa contestazione è importante – ha detto – perché riguarda tutti i settori, compreso quello del cinema, che il governo liberale sta riducendo a merchandising della cultura distruggendo l’eccezione culturale senza la quale non sarei qui davanti a tutti voi”
“Dedico il premio a tutti i giovani registi uomini e donne e quelli che non riescono a fare il loro film” ha concluso.
Nessun premio all’Italia
Tra i 21 titoli in concorso, c’erano anche 3 film italiani. Nanni Moretti era presente con ‘Il sol dell’avvenire‘, Marco Bellocchio con ‘Rapito’ e Alice Rohrwacher con ‘La chimera’.
Come già accaduto nel 2015, quando i 3 italiani in gara non ricevettero nessun premio, anche questo terzetto torna a casa a mani vuote.
La giuria di questa edizione aveva una composizione molto americana, con gli attori Paul Dano e Brie Larson. Un film dalle questioni prettamente nazionali, come quello di Moretti, o la pellicola di Bellocchio, possono essere risultati difficilmente apprezzabili.
Solo ‘La chimera’ era piaciuto anche alla stampa internazionale.
Tutti i premi assegnati
Grande protagonista dell’edizione è stata anche l’Asia. Il premio per la miglior regia è andato al vietnamita Trān Anh Hùng per il suo film francese ‘The Pot-au-feu’ con la coppia Juliette Binoche e Benoit Magimel.
Al giapponese Koji Yakusho, protagonista del film di Wim Wenders, ‘Perfect Days’, è andato il premio come miglior attore.
Il premio per la sceneggiatura è andato invece al giapponese Yuji Sakamoto per ‘Monster’ del connazionale Hirokazu Kore-eda.
Ecco l’elenco dei premi:
- Palma d’Oro al Miglior Film: ‘Anatomie d’une Chute’ di Justine Triet
- Grand Prix: ‘The Zone of Interest’ di Jonathan Glazer
- Premio della giuria (Prix de Jury): ‘Kuolleet Lehdet’ (Le foglie morte) di Aki Kaurismaki.
- Miglior attore: Koji Yakusho per la sua interpretazione in ‘Perfect Days’ di Wim Wenders
- Miglior attrice: Merve Dizdar per la sua interpretazione in ‘Kuru Otlar Ustune’ (Dried Herbs) di Nuri Bilge Ceylan
- Miglior regia: Tran Anh Hung per ‘La passion de Dodin Bouffant’
- Miglior sceneggiatura: Sakamoto Yuji per ‘Monster’ di Kore-Eda Hirokazu
- Camera d’Or: ‘Ben Trong Vo Ken Vang’ (L’arbre aux papillons d’or) di Thien An Pham, presentato alla Quinzaine de cineastes