Al Bano e il retroscena sulle telefonate di Silvio Berlusconi dopo la scomparsa della figlia Ylenia Carrisi
Al Bano ricorda Silvio Berlusconi e la sua generosità nel tragico momento della scomparsa della figlia del cantante, Ylenia Carrisi. Il racconto
Al Bano è tornato a parlare del suo rapporto con Silvio Berlusconi che si è cementificato in uno dei momenti più tragici della sua vita, quelli che hanno seguito la scomparsa della figlia, Ylenia Carrisi. Il cantante ha parlato dei tentativi del politico di aiutarlo nella ricerca della ragazza, delle sue continue telefonate e della stima che ancora prova per lui.
- Al Bano e Silvio Berlusconi, la nascita del rapporto
- La scomparsa della figlia Ylenia Carrisi e l'aiuto del Cavaliere
- Il parere su Donald Trump e sul Donbass
Al Bano e Silvio Berlusconi, la nascita del rapporto
Al Bano è tornato a parlare del dolore per la scomparsa di Ylenia Carrisi. la sua primogenita svanita nel nulla a 23 anni a New Orleans a cavallo tra il 1993 e il 1994 e che lo stesso cantante e padre crede che abbia perso la vita nel Mississippi, a differenza della madre, Romina Power, che, nonostante i tanti anni passati, crede ancora possa essere viva.
In un’intervista, Al Bano ha ripercorso alcuni momenti di quella tragica esperienza e sottolineato la vicinanza costante a lui e alla sua famiglia espressa da Silvio Berlusconi di cui, ancora oggi, loda la generosità.
La scomparsa della figlia Ylenia Carrisi e l’aiuto del Cavaliere
Parlando al Fatto Quotidiano, il cantante ha espresso il suo parere positivo per Donald Trump e per la sua rielezione a presidente degli Stati Uniti. Una stima per il tycoon che però non scalzerà mai dal suo cuore quella che provava per il Cavaliere. “Impossibile, non prenderà mai il suo posto”, dice.
Il legame tra i due si crea proprio nei momenti peggiori della vicenda di Ylenia. “Ricevevo ogni giorno un telegramma da lui mentre ero negli Usa impegnato nelle ricerche”, ricorda, parlando di un Berlusconi che voleva a tutti i costi aiutarlo.
“Mi inseguivano le sue telefonate al punto da farmi interrogare su quel suo estremo interesse. Poi ho capito la dimensione della sua generosità”, ammette, prima di confessare che quella vicinanza gli aveva fatto capire che persona fosse il fondatore di Forza Italia, da lì in poi sempre votato da Al Bano. Già in passato aveva parlato di questo legame forte tra i due, del fatto che il cantante sapeva di poter sempre contare sul Cavaliere che, per le ricerche, gli aveva anche offerto di usare il suo jet privato per gli spostamenti.
Il parere su Donald Trump e sul Donbass
Non è la prima volta che il cantante pugliese ricorda i tragici momenti della scomparsa della figlia. Nel suo libro “Il Sole dentro”, dice che quella tragedia non passerà mai ma che oggi preferisce consolarsi con le “cose belle vissute insieme”.
Al Bano rivela come immagini sua figlia nei cieli mentre passeggia “con i nonni, mia madre e mio padre, insieme a Madre Teresa di Calcutta. Prima o poi la raggiungerò“, dice. La scomparsa di Ylenia ha impattato anche nella separazione da Romina Power, come scrive. “In un primo momento il dolore ci unì, andavamo insieme a pregare. Poi, invece, il dolore operò un distanziamento“, spiega.
Nella stessa intervista al quotidiano, come detto, Al Bano rivela di apprezzare la figura di Donald Trump. “Ognuno di noi ha cose da farsi perdonare, i suoi contro non sono nulla in confronto ai suoi pro, a ciò che ci dà con l’altra mano”, dice. Secondo lui, il nuovo presidente americano porterà la pace e contribuirà a far finire la guerra in Ucraina, facendo sì che possa realizzare un suo sogno, un ultimo grande concerto nel Donbass che, secondo il cantante di Cellino San Marco, “è sempre stato russo, diciamocelo. E l’Ucraina è un lascito di Mosca, una regalia”.