Al Bano vuole tornare in Russia a cantare per Vladimir Putin, ma a una condizione: l'annuncio in diretta tv

Dopo Pupo, che vola a Mosca per registrare uno speciale televisivo al Teatro del Cremlino, anche Al Bano annuncia di voler tornare in Russia a cantare per Vladimir Putin. Lo dice in tv, spiegando che lo farà ad una sola condizione: quando sarà finita la guerra tra Russia e Ucraina.

• Al Bano vuole tornare in Russia a cantare per Putin
• Al Bano: "Ho cantato 5 volte per Putin"
• La guerra tra Russia e Ucraina

Al Bano vuole tornare in Russia a cantare per Putin

Al Bano annuncia l’intenzione di voler tornare in Russia a cantare per Vladimir Putin in diretta tv, nella puntata di martedì 12 marzo di È sempre Cartabianca su Rete 4.

Ospite del talk condotto da Bianca Berlinguer, il cantante rivela che la Tass gli ha chiesto se andrà in Russia a cantare: “Una giornalista mi ha mandato un messaggio…Ho detto che andrò solo quando finirà questo scempio della guerra“.

Fonte foto: ANSA

Al Bano: “Ho cantato 5 volte per Putin”

Al Bano ricorda di aver cantato 5 volte per il leader russo Vladimir Putin: “L’ho incontrato prima ancora che diventasse presidente della Russia. Era il 1986, lui era capo del Kgb“.

“Poi – racconta – mi invitarono quando divenne presidente. C’era un lungo tavolo, da una parte c’era Putin con la famiglia e dall’altra Eltsin con la mia famiglia. La mia impressione è stata sempre la stessa: era l’uomo più occidentale della Russia, poi qualcosa evidentemente è successo”.

La guerra tra Russia e Ucraina

Rispondendo alle domande di Bianca Berlinguer, Al Bano parla della guerra che va avanti ormai da oltre due anni tra Russia e Ucraina e fa un paragone con la crisi dei missili di Cuba.

“L’America – dice – ogni tanto si infila dove non dovrebbe, secondo me. Il grande Kennedy, quando ha visto che le navi partivano dalla Russia con tanti missili per Cuba, intelligentemente ha detto” ai sovietici “chi sarà il padre di questa nuova guerra mondiale?”.

“Kruscev ha capito che era arrivato il momento di fare retromarcia. Non c’è più Kennedy, ma l’America c’è sempre: perché ora non ha fatto la stessa cosa?”.

“Nella zona del Donbass – continua – ci sono sempre stati i russi, la radice è quella. O si mettono insieme per la pace, o dentro questa guerra ci siamo anche noi”.

Poi ripete: “Non voglio andare in Russia fino a quando non finirà questa maledetta guerra. Farò il concerto della pace sulla Piazza Rossa a Mosca e un concerto a Kiev“.

Fonte foto: ANSA