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INCIDENTI SUL LAVORO

A Cagliari operaio morto colpito dalla pala dell'escavatore nella zona di Macchiareddu: aveva solo 42 anni

Un operaio è morto dopo essere stato colpito dalla pala dell'escavatore a Cagliari, nella zona industriale di Macchiareddu: la nota dei carabinieri

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Ancora un incidente sul lavoro in Italia: un operaio,  Simone Furia Calledda, è morto nella mattinata di venerdì 12 luglio in un’azienda per il trattamento dei rifiuti nella zona industriale di Macchiareddu, in provincia di Cagliari. Fatale l’impatto con una pala dell’escavatore. Il 42enne era originario di Iglesias.

Cosa è successo a Macchiareddu vicino Cagliari

Stando a quanto appreso e riportato da L’Unione Sarda, l’operaio sarebbe stato colpito da una pala meccanica.

I carabinieri hanno riferito che "secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto mentre un mezzo di lavoro stava manovrando per lo spostamento di rifiuti.


L’incidente sul lavoro è avvenuto nella zona industriale di Macchiareddu, in provincia di Cagliari, nella mattinata di venerdì 12 aprile

Per cause ancora in corso di accertamento, il mezzo ha investito l’uomo che si trovava a piedi nell’area di manovra. L’operatore del mezzo, non appena si è accorto dell’incidente, ha allertato i soccorsi, ma purtroppo per il 42enne non c’è stato nulla da fare".

I soccorsi dopo l’incidente con la pala meccanica

Dopo l’incidente sul lavoro, immediato è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenute l’ambulanza India 19 di Uta e il personale sanitario del 118.

È arrivato anche l’elisoccorso, ma per il 42enne colpito dalla pala di un escavatore non c’è stato purtroppo niente da fare.

Le indagini sulla morte dell’operaio

Sul posto sono giunti anche i carabinieri, per eseguire gli accertamenti di rito e avviare le indagini per far luce sull’ennesimo incidente sul lavoro verificatosi in Italia, anche raccogliendo le testimonianze delle persone presenti, utili a chiarire la dinamica dei fatti.

Gli stessi carabinieri hanno spiegato in una nota che "nel prosieguo delle attività verranno svolti tutti gli accertamenti che la procura riterrà utili non solo per determinare le responsabilità ma anche per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro all’interno dell’azienda".

Chi era Simone Furia Calledda

Simone Furia Calledda aveva 42 anni ed era residente a Iglesias.

Secondo quanto riferito da Casteddu Online, era sposato con Silvia: lascia la moglie, i genitori e il fratello Andrea.

L’appello dei sindacati

In Sardegna i numeri degli incidenti mortali sul lavoro sono "drammatici" e tali da richiedere "una risposta strutturale, un impegno della politica e risorse per un piano che preveda controlli, formazione ed educazione alla sicurezza". Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, che ha poi aggiunto: "È indispensabile rafforzare gli organici dell’Ispettorato del lavoro e degli Spresal, che facciano attività di controllo ma anche di supporto alle imprese, spesso piccole e non adeguatamente attrezzate".

Questo, invece, è il commento del segretario regionale della Fit Cisl Gianluca Langiu: "Ancora una volta siamo a piangere un giovane lavoratore che perde la vita sul lavoro. Un fatto che conferma, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, l’indifferibile urgenza di rendere ancor più stringenti ed esigibili non solo le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma la continua e costante formazione e informazione sui rischi che si annidano nei luoghi di lavoro. Era un uomo di 42 anni, che per portare a casa il sostentamento per la sua famiglia quotidianamente si recava da Iglesias a Macchiareddu, e con questa tragedia la sua famiglia lo ha perso per sempre".

Il leader Ugl Paolo Capone ha dichiarato: "Ennesimo incidente, la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro mette a rischio la vita di donne e uomini". Anche secondo Capone servono "maggiori controlli" e "investimenti sulla prevenzione e formazione per arrestare la quotidiana strage".

Fonte foto: ANSA

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