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Perché il 25 aprile è la Festa della Liberazione in Italia: eventi in programma e quanto guadagna chi lavora

Il 25 aprile si celebra l'anniversario della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista: cosa c'è da sapere su questa importante festa nazionale

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Il 25 aprile 2024 ricorre il 79° anniversario della Liberazione. Una festa per tutta l’Italia, come sottolinea ormai da anni il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che serve a non dimenticare chi ha lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. Ma qual è il significato del 25 aprile? E perché la Liberazione si festeggia proprio in questa data?

Che cosa si celebra il 25 aprile

La giornata del 25 aprile è il simbolo della Resistenza, cioè della lotta portata avanti dai partigiani per la liberazione dall’occupazione nazifascista.

Dall’8 settembre 1943 (giorno in cui gli italiani vennero a conoscenza dell’Armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati), ha assunto un significato politico e militare.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica

Cosa è successo il 25 aprile 1945

Il 25 aprile 1945 è la data della liberazione di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza. L’evento, da allora, è stato salutato come il simbolo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Quel giorno, infatti, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto – tra gli altri – da Sandro Pertini, proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presìdi fascisti e nazisti, imponendo la resa.

Contemporaneamente, il CLNAI emanò dei decreti legislativi stabilendo – tra le altre cose – la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, compreso il duce, Benito Mussolini.

Il 25 aprile venne dichiarato festa nazionale dal Re Umberto II l’anno dopo, il 22 aprile 1946, su proposta dell’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Chi ha liberato l’Italia da fascisti e nazisti

Il fascismo, in Italia, è caduto il 25 luglio 1943, giorno in cui il Gran consiglio del fascismo decise di deporre Benito Mussolini.

A determinare questo esito, diverse manovre politiche portate avanti dal gerarca Dino Grandi e dal re, Vittorio Emanuele III.

Il regime, durato 21 anni, si è concluso con l’arresto di Mussolini e la nomina, da parte del sovrano, del maresciallo dell’esercito, il generale Pietro Badoglio, come nuovo capo del Governo.

Evaso, Mussolini salirà fino a Salò per dar vita, insieme ai tedeschi, alla Repubblica Sociale Italiana, caduta a sua volta alla fine dell’aprile 1945.

Il 28 aprile Mussolini viene fucilato a Giulino, frazione del comune di Mezzegra, in provincia di Como, insieme all’amante Clara Petacci. I loro corpi sono stati esposti il giorno dopo a piazzale Loreto, a Milano.

La liberazione dai nazifascisti si deve anche agli Alleati: l’avanzata degli anglo-americani dalla Linea Gustav alla Linea Gotica ha infatti consentito ai partigiani di organizzarsi.

Perché Bella Ciao è la canzone della Resistenza

Una delle canzoni della Resistenza è ‘Bella Ciao’, anche se ne è diventata un simbolo solo negli anni Sessanta.

La prima apparizione è datata 1953, comparsa sulla rivista ‘La Lapa’. Quattro anni più tardi compare su L’’Unità’, giornale del Partito comunista italiano (Pci), in una raccolta di canti partigiani. La grande notorietà arriva nel 1964, quando assumerà valore come inno politico.

Ma qual è la sua origine? Ci sono varie versioni: dai canti delle mondine alle origini francesi fino al ‘rifacimento’ di “Fior di tomba”, canto ottocentesco.

Negli anni non sono mancate le polemiche, come quella che ha coinvolto il sindaco di Medole.

Come viene festeggiato il 25 aprile in Italia

Ma come si festeggia il 25 aprile in Italia? Innanzitutto, tantissime categorie di lavoratori si riposano. Diverse città celebrano l’anniversario con bandierine tricolori nelle strade e manifestazioni in piazza per ricordare la Resistenza e la Liberazione.

Tra gli eventi politici di maggior rilevanza c’è il consueto omaggio, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato, al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.

Gli eventi in programma il 25 aprile 2024 in Italia

Ma come si celebra la ricorrenza nelle varie città? Ecco gli eventi in programma in quelle principali.

Roma

  • alle 8, a Porta San Paolo, la comunità ebraica depone una corona;
  • alle 8, in piazzale Ostiense, si sono dati appuntamento gli studenti palestinesi;
  • alle 9 all’altare della Patria c’è la deposizione della corona di alloro da parte delle cariche istituzionali;
  • la tradizionale manifestazione dell’Anpi parte alle 10 da Largo Bompiani e arriva a Porta San Paolo, dove sarà allestito un palco per gli interventi, tra cui quello di Roberto Salis;
  • alle 10:30 parte il corteo dei movimenti “Liberarsi ora Liberarsi ancora” da largo delle Terme Gordiane e si concluderà al Quarticciolo.

Arezzo

  • il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo la cerimonia a Roma, vola in elicottero in Toscana per essere a Civitella Valdichiana (Arezzo) col ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Milano

  • giornata aperta dala deposizione delle corone di fiori da piazzale Loreto ad altri luoghi simbolo della Resistenza;
  • alle 14 il corteo nazionale dell’Anpi parte da corso Venezia per raggiungere piazza Duomo: presenti anche Elly Schlein e Antonio Scurati;
  • atteso il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che partecipa alla deposizione della corona d’alloro all’Altare dei caduti e poi in piazza della Scala per la celebrazione col sindaco Giuseppe Sala;
  • alle 15 è in programma la presentazione del nuovo libro di Matteo Salvini “Controvento”, con la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli.

Frosinone

  •  il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Frosinone per il conferimento della medaglia d’oro alla città.

Bologna

  • alle 9:30 nel Chiostro della Basilica di Santo Stefano si parte con la deposizione di una corona alla lapide dei Caduti in Guerra;
  • alle 10:15 in piazza Nettuno ci sarà l’alzabandiera con picchetto militare d’onore e la deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti Partigiani, a cui seguirà un momento istituzionale;
  • alle 12, presso il Giardino di Villa Cassarini in Porta Saragozza, verrà deposta una corona alla lapide in ricordo delle vittime omosessuali nei campi di sterminio nazisti;
  • come ogni anno ci sarà in città la tradizionale festa del Pratello;
  • sull’Appennino bolognese, al parco di Monte Sole di Marzabotto, luogo della più atroce strage di civili compiuta dai nazi-fascisti durante la seconda guerra mondiale, sono attesi: Maurizio Landini, Stefano Bonaccini e Roberto Salis, padre di Ilaria. Dal palco verrà letto il monologo di Antonio Scurati;
  • a Gattatico come ogni anno sarà celebrato il 25 aprile a Casa Cervi.

Napoli

  • Cgil e Anpi saranno in piazza alle 9:30 in Largo Berlinguer per “Largo alla Costituzione”, una lettura collettiva degli articoli della Costituzione e del monologo di Scurati. Saranno distribuite copie della Costituzione.

Il 25 aprile si lavora? Come viene pagato in busta paga

Il 25 aprile è un giorno festivo. Questo significa che ci si può rifiutare di offrire la prestazione lavorativa, anche se esplicitamente richiesta: non c’è nessun obbligo.

E, a chi non lavora, in busta paga spetta la stessa retribuzione che sarebbe riconosciuta nel caso di normale svolgimento dell’attività lavorativa (ad eccezione che non cada di domenica: in quel caso si tratta di festività non goduta).

Per coloro che invece decidono di lavorare, in accordo col dipendente, la prestazione deve essere pagata di più.

Fonte foto: ANSA

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