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POLITICA ESTERA

Walter Rosenkranz eletto presidente in Austria, è il primo di estrema destra: comunità ebraica indignata

Il nuovo presidente eletto in Austria è Walter Rosenkranz. Dalla comunità ebraica l'allarme: è di estrema destra ed è rischioso per la democrazia

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

In Austria l’elezione di Walter Rosenkranz, del Partito della Libertà Austriaco (FPÖ), come nuovo presidente del Parlamento ha suscitato forti critiche. Rosenkranz è infatti il primo esponente dell’estrema destra a ricoprire tale carica, ottenendo 100 voti su 162. La comunità ebraica, in particolare, ha espresso indignazione per la scelta, descrivendo Rosenkranz come un uomo che “rende omaggio ai criminali nazisti”.

Eletto il nuovo presidente dell’Austria

L’elezione di Walter Rosenkranz segue la storica vittoria del Partito della Libertà Austriaco (FPÖ) nelle elezioni parlamentari di settembre, durante le quali la formazione di estrema destra ha ottenuto quasi un terzo dei voti, pur non riuscendo a costruire una coalizione di governo.

In virtù del suo ruolo di forza politica dominante, il FPÖ ha indicato Rosenkranz, avvocato ed ex candidato alla presidenza, come candidato alla guida del Parlamento.

In foto Walter Rosenkranz

Il voto, svoltosi a scrutinio segreto, ha visto il sostegno di 100 parlamentari, con l’estrema destra che assume per la prima volta una delle principali cariche istituzionali del Paese.

Chi è Walter Rosenkranz, esponente di estrema destra

Walter Rosenkranz è una figura di spicco dell’FPÖ, noto per le sue posizioni intransigenti e una storia politica marcata da polemiche. Come ex candidato alla presidenza, il neo presidente del Parlamento ha consolidato la sua reputazione di avvocato fedele agli ideali del FPÖ, che il leader Herbert Kickl ha definito “leale alla democrazia e allo stato di diritto”.

La carriera di Rosenkranz è stata spesso criticata dai suoi oppositori, che lo considerano vicino a posizioni revisioniste e accusato di simpatizzare con elementi nostalgici del passato nazista austriaco.

Il commento della comunità ebraica

L’elezione di Rosenkranz ha subito suscitato la reazione della comunità ebraica, che tramite il presidente dell’IKG di Vienna, Oskar Deutsch, ha espresso aperta indignazione.

In una lettera pubblica, Deutsch ha accusato Rosenkranz di appartenere a un “campo revisionista” e di “rendere omaggio ai criminali nazisti”. Si tratta di un’accusa pesante, ma che riflette il timore di una normalizzazione di sentimenti estremisti e nostalgici nel Paese. Un sentimento mai così concreto, basti pensare alle parole di Donald Trump che sembrano omaggiare i generali del Terzo Reich.

L’elezione di un esponente così controverso è infatti vista come un segnale d’allarme per la democrazia e la memoria storica del Paese e sono in molti a sollevare interrogativi sul futuro dell’Austria.

Fonte foto: ANSA

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